Suoni e shopping experience. Analizzare e progettare il sound per i negozi della moda

Il suono è un argomento estremamente complicato, anche il solo parlarne non risulta facile, i più grandi testi sulla musica si fermano e da un certo punto in poi, non si può far altro che ascoltare. Qualsiasi testo sul suono, non è mai il suono stesso, non arriverà mai a cogliere la reale essenza comunicativa ed emozionale dell'ascolto.
Tutti i brand sembrano essere fermi ad un unico modo di operare sul tema del sound design. Sia in forma di compilation, di playlist o di web radio le scelte non sembrano, a livello concettuale, distaccarsi di molto delle modalità con cui Muzak progettava e ancora progetta il sound design per i sui clienti.
A livello visivo, i punti vendita, nel corso dei decenni hanno subito grandissime trasformazioni; la sperimentazione, l'arte, la creatività tutta è entrata nei luoghi di vendita.
Le vetrine sono l'esempio più eclatante, queste anche grazie a delle personalità del campo
della moda che hanno agito segnando il passo, da Fiorucci a Moschino e tanti altri, le vetrine sono passata da essere esposizione della merce e vero è proprio media di comunicazione del brand. Questa grande sperimentazione, ha generato un grande interesse per l'argomento tanto da essere considerato ormai indispensabile nella progettazione di un punto vendita, qualsiasi è il suo posizionamento nel mercato, o qualunque sia il tipo di comunicazione adottato. L'enfasi sul tema delle vetrine e del visual merchandising, ha generato un grande movimento di idee intorno a questo argomento, che si è tradotto in una ricca produzione di testi che trattino questo tema. L'educazione alla cura del visual ha portato le aziende a ricercare delle figure professionali che si occupassero dell'esposizione della merce.
Nella visione, non così utopica, di un educazione al suono per i punti vendita è possibile pensare, come per il visual merchandising, ad una figura professionale che si occupi di sound design per questi luoghi.