L'anomalia italiana: un regime mediatico?
Successive leggi di regolamentazione in materia televisiva
Questa situazione di duopolio tra Rai e Mediaset si mantiene e consolida per tutti gli anni '80. Il dibattito in Parlamento in merito alla regolamentazione del sistema televisivo, è sempre acceso, ma non sembra si possano profilare delle soluzioni soddisfacenti. Nel 1990 viene finalmente varata una normativa in merito: la Legge Mammì. Questa legge, che prende anche il nome di “legge fotografia”, si occupa per la prima volta di disciplinare il sistema radiotelevisivo sia pubblico che privato. La legge risulta insoddisfacente: invece di aprire il mercato privato anche a imprenditori più piccoli, si limita a rendere lecita la situazione già esistente (da cui l'appello di legge fotografa, in quanto non porta alcun cambiamento alla situazione di fatto). Fininvest mantiene dunque di fatto le tre reti, in compenso è obbligata a vendere le sue partecipazioni del quotidiano Il Giornale, in quanto la legge vieta al titolare di tre concessioni di possedere quote editoriali. Altro fondamentale punto regolato dalla norma, è l’emissione in presa diretta. Monopolio della Rai fino al 1990, viene concessa la possibilità di trasmettere in diretta anche all’emittenza privata, portando alla nascita dei telegiornali nelle tre reti Mediaset (il primo è nel 1991 “Studio Aperto”, su Italia1, condotto da Emilio Fede). Accanto ai tre telegiornali pubblici (ognuno influenzato, secondo il programma di lottizzazione, da un diverso partito), si occupa di informazione anche l’emittente privata (che per sua natura è faziosa, in quanto soggetta a interessi particolari, economici o politici). Con la Legge Mammì il duopolio Rai-Fininvest viene definitivamente riconosciuto per legge.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'anomalia italiana: un regime mediatico?
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Alessandra Causero |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze Umanistiche |
Corso: | Arti e Scienze dello Spettacolo |
Relatore: | Aleksandra Jovicevic |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 80 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi