L'interferenza della normativa tributaria sulla redazione del bilancio d'esercizio: profili evolutivi alla luce della Finanziaria 2008

Verranno ora analizzate le sopraccitate opportunità di riallineamento dei valori civili e fiscali utilizzando come fondamento normativo il decreto ministeriale 3 marzo 2008, dove sono indicate le modalità, i termini e gli effetti dell’applicazione dell’imposta sostitutiva per l’eliminazione istantanea delle deduzioni extracontabili, e la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 50/E dell’11 luglio 2008, dove l’Amministrazione finanziaria spiega l’abolizione del Quadro EC dalla dichiarazione dei redditi.

Una delle opportunità suggerite nella Manovra finanziaria per il 2008, per chiarire la questione della gestione dei disallineamenti pregressi tra valori fiscali e civilistici relativi a beni immateriali e materiali iscritti a bilancio, a causa dell’abrogazione dell’art. 109, comma 4, lettera b) del DPR 917/1986, è di poter ancora utilizzare, temporaneamente, il prospetto nella dichiarazione dei redditi, per il recupero delle eccedenze risultanti al termine del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2007.
Come già illustrato da un precedente intervento dell’Agenzia delle Entrate, le modalità per riassorbire il disallineamento, in via ordinaria, per effetto delle variazioni in aumento del reddito imponibile rispetto al risultato di bilancio, sono più di una.
Infatti, può sopraggiungere attraverso:
a) la prosecuzione del processo di ammortamento civilistico dopo la conclusione dell’ammortamento fiscale;
b) la maggiore plusvalenza o minore minusvalenza fiscale realizzata rispetto a quella civilistica che si determina con il successivo realizzo del bene;
c) l’imputazione a conto economico di costi che si riferiscono ad accantonamenti in precedenza dedotti in via extracontabile.

Questo meccanismo comporta, altresì, il venir meno del vincolo di sospensione sulle riserve, di ammontare pari al disallineamento, nonché l’utilizzo del relativo fondo imposte differite.
In un altro modo, si avrebbe l’identico risultato per effetto della distribuzione di riserve e di utili soggetti a sospensione ai sensi del già citato ex art. 109, comma 4, lettera b) del TUIR.