From the Cult of Domesticity to the New Womanhood: i mutamenti di un secolo negli scritti femminili ottocenteschi

Un elemento che caratterizza gli articoli del Godey's Lady's Book e del Ladies' Repository è la concezione della sfera domestica come regno della donna.
Ciò che si scopre è la concezione della casa come un qualcosa di più di un mero luogo fisico, di un riparo dalla pioggia, come sosterrà un centinaio di anni più tardi Robert A. Heinlein in “And He Built a Crooked House”. Il focolare domestico assume le caratteristiche di un vero e proprio mondo, un rifugio dalla dura e spietata realtà e, in quanto tale, deve essere colmo di amore, bellezza, serenità e moralità.
Questa concezione è perfettamente espressa nell'articolo del mensile metodista “Housekeeping and Homes”, in particolare nel seguente estratto: “The home, in which all fostering influences for the most complete development of souls are to be centered, must be something more than a place devoted to eating and sleeping,dressing and visiting”. Tale interpretazione, richiamando alla mente l'idea della casa come metafora architettonica strutturante l'intero immaginario americano, trasforma la sfera domestica in un centro di sviluppo dell'interiorità e della propria anima, e per questo motivo necessita della costante presenza di valori e virtù.
Il testo crea una netta scissione tra la sfera terrena (“eating and sleeping,dressing and visiting”) e la vita spirituale, tuttavia il luogo dove ha sede la prima si delinea funzionale alla piena attuazione della seconda.
La casa diviene l'impero della figura femminile e compito della donna è proprio la creazione e preservazione di questo luogo quieto e protetto.
Alle mansioni domestiche è attribuita un'estrema importanza, tanto che si può parlare di una sorta di glorificazione del lavoro femminile: “The work is worthy an angel's life; no woman can claim a broader or higher sphere who places the home in its true relation and appreciates the dignity and blessedness of the house-mother's life”.
Nel testo si coglie l'esaltazione del focolare e di colei che ne è lo spirito; tale consacrazione è fortemente accentuata dall'utilizzo di termini come 'angel', 'higher', 'dignity', 'blessedness' che richiamano alla mente un mondo trascendente.
Anche il Godey's Lady's Book si fa portatore di una simile concezione dell'ambiente domestico; esemplificativo di ciò, un articolo pubblicato nel marzo 1850, dal titolo significativo “The Sphere of Woman”, il quale afferma: “Women often complain that men are unjust toward their sex, in withholding from them higher mental culture, and in not allowing them full access to the sciences, thus Keeping them down to mere household duties, and to the government of the domestic circle. It is, however, unjust that man, on this account, should be the subject of complaint. For has he not placed his wife in the highest and holiest position she can occupy when he places her at the head of his domestic relation, and intrusts to her the government of his household?”
La precedente citazione, nella quale sono nuovamente rintracciabili espressioni, come “hightest” e “holiest”, che suggeriscono l'immagine di santificazione dei compiti femminili, si erge come giustificazione della morale maschile imperante all'epoca: non solo quest'ultima non era condannata, si assiste perfino ad una sua esaltazione, azione rinforzata da scelte stilistiche come la domanda retorica che enfatizza l'ovvietà di tale concetto.
La supremazia dell'uomo emerge implicitamente da espressioni quali 'he places her' e '(he)intrusts to her'; la donna sembra essere ridotta ad un mero oggetto, ad un'entità priva di qualsiasi facoltà decisionale la cui vita e collocazione sociale è dettata da altri.
Nelle prime affermazioni del testo è chiaramente individuabile il riferimento al clima rivoluzionario, in favore dell'affermazione dei diritti femminili, che proprio in quegli anni stava nascendo, basti notare che il testo di riferimento si colloca a soli due anni della celebre Convention di Seneca Falls.
L'autore dell'articolo critica apertamente le rimostranze femminili rispetto alla loro posizione sociale. Dalle sue parole affiora un tono sarcastico, rivelato dalla lettera maiuscola nella voce verbale 'to keep down' che sembra voler svalutare il significato stesso del termine e commentare, implicitamente, in modo irridente l'atteggiamento femminile di dissenso.
La sfera domestica è rappresentata come il luogo ideale della figura femminile. Gli articoli delle riviste riportano i segni dei tentativi di convincimento e persuasione affinché le stesse donne si convincano di tale concezione.