Analisi della povertà in Italia e in Europa. Indagini e statistiche.

L'Unione Europea è notoriamente una delle aree più ricche al mondo, possiede alcuni dei più avanzati sistemi di protezione sociale ed è perciò oramai appurato che difficilmente un cittadino europeo rischi di morire di fame. Tuttavia, i dati pubblicati dalla Eurostat evidenziano come la povertà sia tutt'altro che assente e come continuino ad esistere grandi differenze a livello di tenore di vita, sia nel confronto fra gli Stati, sia all'interno di essi. Per affrontare questi problemi, i leader degli Stati membri si sono impegnati circa un decennio fa per dare uno slancio decisivo alla lotta contro la povertà, adottando un piano di cooperazione politica chiamato metodo aperto di coordinamento (MAC, Consiglio Europeo di Lisbona, Marzo 2000). In quell'occasione furono stabiliti degli obiettivi comuni da raggiungere sotto la severa sorveglianza della Commissione Europea e del Consiglio Europeo, i quali hanno il compito di valutare i progressi compiuti, definire le priorità principali e individuare le buone prassi e gli approcci innovativi che possono fungere da esempio per gli altri Stati. In questo contesto, il Comitato Direttivo Generale per l'Occupazione, gli Affari Sociali e le Pari Opportunità della Commissione Europea ha commissionato un'indagine fra i 27 Stati, l'Eurobarometer Survey (Commissione Europea, 2009), condotta tra il 28 Agosto e il 17 Settembre 2009, allo scopo di far luce su alcuni aspetti della povertà e dell'esclusione sociale. Tra le altre cose, è stato chiesto ai 27.000 cittadini europei intervistati quanto, secondo loro, sia diffusa la povertà, quali sono le principali cause della povertà, quali categorie sono più a rischio, se si sentano minacciati da possibili prospettive di povertà e di quali limitazioni sociali soffrano i poveri. Inoltre si è indagato sull'importanza di urgenti interventi governativi per combattere la povertà e su quale sia il livello amministrativo che dovrebbe prendersi carico di tale intervento.