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L'opposizione parlamentare nei Regolamenti delle Camere

Il “caso Villari”

La commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, detta anche Commissione di Vigilanza R.A.I. è, a norma dell'articolo 1 della legge 103 del 1975, composta da quaranta membri, designati pariteticamente dai Presidenti delle due Camere del Parlamento, scelti tra i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari. Ogni Presidente designa venti parlamentari che, complessivamente, rappresentino tutti i gruppi parlamentari, in maniera da assicurarne la rappresentanza proporzionale. A norma dell'articolo 4 del regolamento interno della Commissione, “la costituzione della Commissione ha luogo mediante l'elezione del presidente, di due vice-presidenti e di due segretari che formano l'ufficio di presidenza.” In base ad una consolidata prassi parlamentare, la presidenza della Commissione di Vigilanza R.A.I. spetta ad un membro di uno dei gruppi parlamentari di opposizione.
Il 13 novembre 2008, la Commissione ha eletto il suo Presidente a maggioranza assoluta, individuandolo nella persona del senatore Riccardo Villari, appartenente al gruppo parlamentare del Partito Democratico (PD). Cinque giorni dopo, sono intervenute le dimissioni dei commissari dell'Italia dei Valori, (IdV) i quali avevano precedentemente indicato un altro candidato alla presidenza e avevano affermato di non condividere la scelta del Senatore Villari. Non essendoci però le condizioni politiche per raggiungere un accordo sul candidato proposto dal gruppo parlamentare dell'IdV, la maggioranza assoluta dei componenti la Commissione aveva optato per la elezione del Senatore Villari, eletto con 23 voti favorevoli su 37. In seguito alle dimissioni dei 2 Commissari del gruppo parlamentare dell'IdV si veniva a creare una situazione in stridente contrasto con la legge istitutiva della Commissione di vigilanza, la quale prevede la necessaria rappresentanza di tutti i gruppi parlamentari all'interno della Commissione stessa. Il gruppo parlamentare dell' IdV risultava quindi privo di una sua rappresentanza all'interno della Commissione.
Il Presidente della Camera, dovendo, in base all'articolo 8 del Regolamento, assicurare il buon andamento dei lavori parlamentari, aveva, con una lettera inviata ai presidenti dei Gruppi parlamentari dell'Italia dei Valori di Camera e Senato, ricordato che, in base ad un principio di diritto parlamentare «le dimissioni rassegnate dai rappresentanti di un Gruppo nelle Commissioni bicamerali, la cui legge istitutiva preveda la rappresentanza di tutti i Gruppi, sono efficaci solo dopo l'indicazione dei nuovi rappresentanti da parte del Gruppo di appartenenza, propedeutica alla sostituzione dei dimissionari ad opera dei Presidenti delle Camere» e che «l'esigenza sottesa a tale principio è quella di far sì che il funzionamento di un organo parlamentare non possa essere impedito a seguito delle dimissioni di suoi membri». Così facendo, i due commissari dell'Idv paralizzavano, di fatto, il funzionamento della Commissione, stante il rifiuto del Gruppo Parlamentare di appartenenza, di voler designare altri membri in sostituzione dei due commissari dimissionari. Il 4 dicembre del 2008 il Partito Democratico, dopo aver inutilmente richiesto le dimissioni del Presidente Villari, a seguito del suo rifiuto, provvedeva ad espellerlo dal gruppo parlamentare del partito stesso. Il Presidente Villari andava così a far parte del gruppo Misto del Senato. Comportamenti sostanzialmente analoghi si sono poi registrati da parte dei Commissari degli altri Gruppi Parlamentari, in particolare del Partito Democratico, del Popolo della Libertà e dell'Unione di Centro, i cui commissari hanno dapprima cessato di prendere parte alle riunioni della Commissione, per poi dimettersi formalmente nelle giornate del 19 e del 20 Gennaio 2009. Anche in questo caso, alle dimissioni dei 35 commissari, si accompagnavano le dichiarazioni dei rispettivi Gruppi di non voler indicarne di nuovi.

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L'opposizione parlamentare nei Regolamenti delle Camere

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Informazioni tesi

  Autore: Raffaello Rutigliano
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2008-09
  Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Gianclaudio De Cesare
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 241

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Parole chiave

camere
opposizione
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