''Per terre nuove uomini nuovi''. La propaganda cinematografica dell'Ente Delta Padano
Primi impulsi cinematografici dell'Ente Delta Padano
I primi impulsi alla produzione cinematografica dell’Ente vennero, per quanto ci è dato documentare, da una serie di direttive ministeriali impartite nel corso del 1952. Quattro diverse relazioni, stilate all’epoca ad uso della Presidenza e della Direzione generale, permettono di ricostruirne i contenuti.
La prima, anonima, è indirizzata al presidente Bruno Rossi, al direttore generale Aldo Lavacchielli e al capo del Servizio sociale Luigi Rizzi. Si tratta di una serie di appunti, circa lo svolgimento di una riunione tenutasi a Roma il 31 luglio 1952 presso il Ministero dell’Agricoltura, alla presenza di Luigi Gui e Mariano Rumor, entrambi sottosegretari all’Agricoltura e foreste durante il settimo governo De Gasperi.
All’ordine del giorno la propaganda a mezzo stampa, e cinematografica, che tutti gli enti di riforma da quel momento avrebbero dovuto condurre unitariamente, con un margine di autonomia produttiva piuttosto ridotto.
Il secondo documento è un verbale, redatto da Giovan Battista Cavallaro, indicato qui per la prima volta come consulente cinematografico dell’Ente Delta. Riguarda la riunione del 27 novembre 1952 della cosiddetta “Commissione 5+3”, deputata al coordinamento dei documentari al tre per cento prodotti dagli enti di riforma. Presiedeva tale professor Branca, che con toni da ultimatum diede inizio all’incontro dichiarando che bisognava “passare all’azione pratica”.
Subito si scopre il motivo di tanta concitazione: a partire dal giugno 1953 si sarebbe tenuta a Roma l’Esposizione internazionale dell’Agricoltura, e in tale occasione il Ministero avrebbe voluto presentare al mondo la propria visione cinematografica della riforma.
Dal momento che nessuno si era ancora adoperato a sufficienza per mettere in pratica le raccomandazioni di luglio, Branca, su suggerimento di Cavallaro, precisava l’intenzione di non avviare una produzione apposita, ma di accelerare i programmi già in corso.
La proposta di Branca si articolava in due punti: da un lato, la produzione di un lungometraggio, una sorta di piattaforma teorica valida per l’intera attività di riforma, che partisse dalle singole esperienze, mettendone in evidenza i tratti comuni, per ricondurle a un disegno unitario. Dall’altro, la realizzazione di due o tre documentari per ciascun ente, sulle specifiche realtà locali.
In questo secondo ambito, precisava Branca, non ci sarebbero stati “limiti di produzione, né impegni con il Ministero”. Tuttavia i vari enti venivano invitati a scambiarsi informazioni e notizie utili e addirittura esaminare insieme i vari documentari.
Dopo lunga discussione si decise di lasciare ai consulenti la scelta tra produzione a passo normale e a passo ridotto, secondo l’uso e la convenienza. Branca si dichiarò più favorevole al passo ridotto, accennando all’attività svolta in tal senso da una non meglio precisata cineteca scolastica.
Questo brano è tratto dalla tesi:
''Per terre nuove uomini nuovi''. La propaganda cinematografica dell'Ente Delta Padano
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Informazioni tesi
Autore: | Renato Zorzin |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Udine |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Discipline del cinema |
Relatore: | Roy Menarini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 225 |
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