La crisi delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche in Italia negli anni 2000
L'organizzazione del lavoro e le figure professionali
La complessità nella realizzazione di un'opera lirica scaturisce dalla necessità di coordinare e far confluire, grazie ad un importante lavoro di organizzazione che è alla base, diversi “saperi” e competenze, in particolare sapere artistico e sapere tecnico, in un unico progetto.
Il fattore che caratterizza le fondazioni lirico-sinfoniche è la presenza massiccia di organici di personale stabile: professionalità artistiche come i musicisti dell'orchestra, gli artisti del coro e il corpo di ballo; professionalità tecniche, altamente specializzate, che si occupano della costruzione dell'allestimento, dell'assemblaggio delle scene, della realizzazione dei costumi, della messa a punto di tutte le macchine necessarie per far vivere il teatro; professionalità amministrative e organizzative.
Organizzare la produzione di una Fondazione lirico-sinfonica significa confrontare costantemente processi organizzativi con meccanismi di natura produttiva che riguardano il lavoro delle masse sia tecniche che artistiche: il direttore di produzione definisce il piano di lavoro con ognuno dei responsabili interni di ogni settore; l'equilibrio dei tempi di lavoro deve essere programmato e gestito anche in base alle esigenze e sensibilità artistiche delle figure del del regista e del direttore d'orchestra che spesso influenzano i tempi di produzione.
Per la gestione della complessa macchina teatrale, generalmente i teatri si avvalgono di alcun strumenti pianificatori: la pianificazione di massima viene definita nel calendario annuale che comprende le produzioni di tutto l'anno, cioè i diversi piani prove di opere, balletti e concerti.
Tale strumento rappresenta una sorta di canovaccio generale, presentato alcuni mesi prima dell'inizio della stagione comprende già la gestione degli spazi, delle sale teatrali a disposizione e le attività fuori sede in caso di tourneés.
Un ulteriore strumento può essere il calendario quindicinale che è soggetto a verifica ogni quindici giorni dalla struttura organizzativa del teatro.
I diversi settori lavorano in una prima fase singolarmente affrontando percorsi di lavoro differenti riassunti nel calendario settoriale per ciascuno spettacolo; da quest'ultimo si estrapola l'ordine del giorno, in cui viene indicato cosa avverrà in teatro e quindi l'ordine delle prove, in cui vengono convocati nominalmente tutti gli artisti coinvolti in ciascuna prova.
Di base, per la stesura del piano di prove si fa riferimento ai tempi e alle modalità, proprie di ciascuna tipologia di prova per ciascuna componente artistica e tecnica, contemplate nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). L'Integrativo del teatro, invece, tratta in modo specifico le modalità lavorative in uso nelle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, per cui in determinati casi regole previste dal CCNL subiscono interpretazioni differenti o sono superate dall'Integrativo. Le principali prove contrattualmente definite sono:
· Prove di compagnia: prevedono i cantanti e il direttore d'orchestra al pianoforte. Il numero e la durata sono definiti dal direttore d'orchestra.
· Prove di sala del coro: oltre al direttore del coro, può essere coinvolto l'intero coro (due turni giornalieri di due ore ciascuno) o soltanto una sezione di esso (durata: un'ora) o raggruppamenti di più sezioni (durata: un'ora e un quarto).
· Prove di lettura per l'orchestra: anche in questo caso oltre al direttore d'orchestra può essere convocata l'intero organico orchestrale (due turni giornalieri di due ore e mezza o prova unica giornaliera di tre ore e mezza), oppure a sezioni, oppure a sottosezioni.
Queste sono le principali tipologie che riguardano il “lavoro in sala”. La fase successiva comprende le “prove di scena”, preferibilmente da svolgere in palcoscenico anche se non necessariamente; esse coinvolgono tutti coloro che durante lo spettacolo sono in scena, per la realizzazione del progetto registico.
Si svolgono con il regista, il coreografo, gli assistenti alla regia, il direttore di scena, il maestro collaboratore al pianoforte, il maestro alla tecnica e il maestro alle luci assistiti dai tecnici di palcoscenico.
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La crisi delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche in Italia negli anni 2000
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Informazioni tesi
Autore: | Laura Paolillo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Musicologia e beni culturali |
Relatore: | Antonio Taormina |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 134 |
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