Il rugby come costruzione di uno spazio di socializzazione
La politicizzazione dello sport
Oltre che complesso, lo sport moderno è anche molto vario; i suoi caratteri cambiano non solo da una disciplina all’altra, ma anche da uno Stato ad un altro, da un regime politico all’altro. Le condizioni economiche e sociali, le politiche degli Stati, le culture dei popoli incidono in modo rilevante sullo sport. La politica ha da sempre oculatamente sfruttato la possibilità insita nello sport di creare adesione in un gruppo e identificarsi in esso. Già nell’Ottocento si era parlato di binomio “Stato-sport”. All’inizio dell’Ottocento Federico Ludovico Jahn, identificò nel Turn il luogo ideale per la costruzione della personalità di un giovane, “che si addestrava agli esercizi fisici, ma si formava come membro della comunità nazionale”. Nel 1902 Hobson affermava nel suo saggio sull’imperialismo: “La brama animale di lotta […]sopravvive nel sangue, e proprio nella misura in cui una nazione o una classe conservano un margine di energia e di tempo libero dalle attività dell’industria pacifica, chiede di esser soddisfatta attraverso lo sport.” Come aveva sostenuto Verucci, i fini prettamente laici dell’educazione fisica erano rispondenti ad un’ideologia molto diffusa alla fine dell’Ottocento, la quale prende il nome di self-help. Venivano così esaltati principi quali “la sanità, la robustezza e il vigore fisico che erano ritenuti i postulati imprescindibili di una pedagogia popolare diretta ad educare al ‘primato della vittoria’ nella difficoltà della vita e del lavoro. A sviluppare, in ultima analisi, la volontà, il carattere, la disciplina.” Fu Mosso che successivamente, nel momento di sviluppo dello sport in Italia, propose le attività all’aria aperta come mezzi validi di formazione per i giovani. Mentre il movimento ginnico opponeva forte resistenza al diffondersi degli sport britannici, definendoli “prodotti di marca straniera” e additandoli come “veicolo dei vizi inglesi”, Mosso vedeva il nuoto, il canottaggio, come attività maggiormente idonee alla preparazione dei giovani per affrontare la modernità del secolo. La tesi era sostenuta fortemente in quanto questi sport godevano della nascita prestigiosa nel paese della rivoluzione industriale, quindi portatori dell’idea stessa della modernità.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il rugby come costruzione di uno spazio di socializzazione
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Informazioni tesi
Autore: | Monica Sargenti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze delle attività motorie e sportive |
Relatore: | Fabio D'Andrea |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 95 |
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