Struttura delle comunità procariotiche nei sedimenti profondi del Mediterraneo

Le aree di margine continentale, in particolare le aree marginali europee, sono caratterizzate da alcune particolarità geomorfologiche, come i sistemi di canyon sottomarini o l’elevata eterogeneità spaziale generata dalle frane sottomarine, e idrodinamiche, ad esempio fenomeni di up e down-welling, che unitamente alla presenza di elevati apporti di acque continentali giocano un ruolo fondamentale sui processi di sedimentazione e di export di materia organica (Thomsen et al. 2002). Inoltre i sistemi di margine continentale rivestono un’importanza cruciale nei cicli biogeochimici e sulla produttività biologica globale (Jahnke 1996), e nel trasferimento di energia, intesa come export di carbonio organico dalla zona fotica della piattaforma continentale alle piane batiali (Puig et al. 2003). Inoltre in questi sistemi nell’apporto verticale di energia al fondo si aggiunge una consistente porzione di carbonio organico dovuta a fenomeni di advezione laterale (Puig et al. 2003) che guida in maniera determinante la disponibilità delle risorse trofiche in ambiente profondo, influenzando profondamente abbondanze, biomasse e strutture delle comunità bentoniche (Danovaro et al. 1999 a). Il margine continentale del Golfo del Leone è caratterizzato da un'importante presenza di canyon sottomarini, i quali rappresentano una via chiave di trasporto ed eventuale accumulo di materia organica al fondo. Questi complessi sistemi geologici, a causa del loro particolare idrodinamismo e degli elevati input di flussi di materia organica al fondo, possono influenzare profondamente la distribuzione spaziale e temporale delle risorse trofiche disponibili ( Puig et al. 2003).