Determinanti ed obiettivi delle concentrazioni bancarie in Italia e gli effetti nel rapporto con le imprese
Aspetti problematici del rapporto banca-impresa
Nella classificazione proposta dall'economia aziendale, l'insieme dei soggetti che svolgono attività economiche rilevanti nel sistema produttivo si articola in aziende di erogazione e aziende di produzione. Nelle aziende di erogazione, la produzione è sempre destinata al consumo degli stessi soggetti produttori che la generano e tra questi sono particolarmente rilevanti le famiglie, le comunità, le associazioni e simili categorie di persone o cose. Le aziende di produzione, invece, realizzano un complesso di beni e servizi che sono destinati, principalmente, alla cessione e quindi al mercato; tra queste si collocano le imprese industriali, quelle mercantili, le imprese fornitrici di servizi e, tra queste ultime, le imprese definite per particolari ragioni storiche e proprie caratteristiche funzionali come banche.
Per le aziende di produzione si pone la necessità di sviluppare una serie continua di scambi con altre aziende del sistema, che alimentino il reddito dei soggetti economici partecipanti. Per le banche gli scambi vengono effettuati verso due tipologie di soggetti: i soggetti depositanti e i soggetti che abbisognano di finanziamenti (prenditori).
Nella prima categoria possiamo distinguere per importanza le famiglie, le quali depositano in banca le loro eccedenze finanziarie al fine di ottenerne dei vantaggi: un rendimento pari ad un tasso prestabilito sui depositi, una custodia sicura e garantita del denaro ed altri servizi connessi a pagamenti e riscossioni. Nella seconda categoria, invece, particolarmente importanti per le esigenze di finanziamento della loro attività produttiva, sono le imprese. Per questi operatori il ricorso al finanziamento è funzionale sia al riassestamento di temporanei squilibri di liquidità, sia alla costituzione di un piano finanziario che garantisca un adeguato sostegno ai programmi di investimento che si intende intraprendere.
La banca, anche alla luce delle moderne teorie dell'intermediazione, rappresenta per l'impresa, un meccanismo allocativo efficiente, in quanto, per quest'ultima, il ricorso al mercato o ad altri intermediari per soddisfare le proprie esigenze di finanziamento, è di natura complementare all'operatore bancario. Questo è dovuto alla particolare natura del rapporto che si instaura tra il finanziato (l'impresa) e il finanziatore (la banca), in ragione del quale l'operatore creditizio, utilizzando i rapporti di fido, può penetrare negli aspetti più interni dell'attività delle imprese e disporre di un patrimonio di informazioni più ricco, per qualità e quantità, di quello a cui hanno accesso gli anonimi ancorché efficienti mercati finanziari, grazie al quale riesce a vagliare al meglio il «merito di credito»; non solo, ma in ragione di tale rapporto, la banca diventa, per l'azienda, il tramite migliore per accedere alla completa soddisfazione del fabbisogno finanziario, con una gamma di soluzioni tanto più vasta ed articolata quanto più evoluto risulta essere il sistema finanziario.
Da queste precedenti considerazioni è facile intendere l'importanza che riveste, per le banche, il rapporto con le imprese e capire l'interesse affinché tale rapporto si svolga sempre al meglio: le banche sono necessarie alle imprese per acquisire i finanziamenti necessari allo svolgimento dell'attività produttiva, ma le imprese sono necessarie alle banche per lo svolgimento dell'attività creditizia. È per questo che il settore bancario ha bisogno di un continuo rapporto dialettico con il sistema industriale e commerciale, al fine di contribuire al suo sviluppo e trarne lo stimolo per la crescita delle stesse istituzioni creditizie.
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Determinanti ed obiettivi delle concentrazioni bancarie in Italia e gli effetti nel rapporto con le imprese
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Informazioni tesi
Autore: | Daniele Zaganella |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Annamaria Bruno |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 351 |
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