Sicurezza stradale: analisi della manovra di sorpasso con l'ausilio di sperimentazione su strada e simulazione al calcolatore

È stato osservato che alcune manovre di sorpasso avvengono in accomodamento e poi accelerazione; in altre invece il sorpassante ha una velocità di molto superiore al sorpassato e il sorpasso avviene senza fase di accomodamento. Per questo ultimo caso assume grande importanza la distanza di visibilità, che risulta ridursi all’aumentare della differenza di velocità tra sorpassato e sorpassante. Siamo arrivati alla definizione, da queste ultime osservazioni nasce la definizione di due metodologie di sorpasso: 1) Flying pass (sorpasso in velocità) = il sorpassante non modifica la sua velocità, e la manovra avviene senza fase di accomodamento. 2) Accelerative pass (sorpasso in accelerazione) = il sorpassante si accoda rallentando e adattando la sua velocità al veicolo che lo precede, aspetta una distanza di visibilità nella corsia opposta adeguata e un intervallo tra le auto contrarie altrettanto idoneo. Si rileva facilmente come la velocità con cui il conducente del veicolo sorpassante affronta la manovra di cambio corsia dipende dal tipo di sorpasso effettuato in relazione alla velocità del veicolo sorpassato e alla presenza o meno di altri veicoli viaggianti in senso opposto.
La manovra di sorpasso è classificata a seconda che essa avvenga in velocità o con accodamento al veicolo da superare e a seconda che la fine del sorpasso venga o no influenzata dalla presenza di un terzo veicolo procedente in senso inverso. Nei quattro casi possibili si hanno distanze di visibilità di sorpasso diverse. La manovra che richiede la massima distanza è quella eseguita in velocità con ritorno così detto "volontario"; questa manovra si ha quando il conducente del veicolo ha la strada libera davanti a sé; la minima distanza si riscontra invece nel sorpasso con accelerazione da una posizione iniziale di accodamento e ritorno forzato per la presenza di un terzo veicolo viaggiante in senso opposto.