Il principio di buona amministrazione
Art 97 Costituzione italiana
Il ruolo svolto dalla giurisprudenza europea e le norme relative al Principio di buona amministrazione, in particolare l’articolo 41 della Carta dei Diritti dell’Ue, ha caratterizzato l’azione della pubblica amministrazione comunitaria conformandola a standard procedurali, nel rispetto dei diritti della difesa, che operano come presupposti fondamentali del rapporto tra amministratori ed amministrati.
Ciò ha ovviamente portato ad importanti risvolti nell’ordinamento interno e questo trova riscontro negli interventi legislativi che si ispirano a una concezione dell’amministrazione di carattere oggettivo, come funzione preordinata all’imparziale ed efficiente perseguimento degli scopi obiettivati nelle leggi e al corrispondente soddisfacimento degli interessi individuali e collettivi coinvolti.
Il concetto di buon andamento della pubblica amministrazione è stato costantemente definito dalla dottrina come sintesi dei principi di “efficacia” e “efficienza” rispettivamente intesa come raggiungimento dello scopo e migliore impiego possibile delle risorse al fine di raggiungere lo scopo stesso.
Sono questi i presupposti delle riforme della PA italiana che si sono avute a partire dagli anni novanta (in particolare la legge n. 241 del 7 agosto 1990 modificata dalla legge 15 del 2005, e che hanno la loro legittimazione sui presupposti costituzionali dell’articolo 97 della Costituzione quali l’imparzialità e il buon andamento.
Ad una tradizionale concezione dell’amministrazione intesa come apparato servente e vincolato agli organi politico-elettivi, che sono portatori dell’indirizzo partitico di maggioranza, si oppone un’idea di amministrazione organizzata attraverso apparati autonomi, tecnico-profesionali e funzionalmente subordinati ai poteri di indirizzo e controllo degli organi politico-elettivi.
Nella prima parte del capitolo si analizzerà la normativa costituzionale italiana (articolo 97), nella seconda le riforma legislative che hanno condotto all’innovazione dell’azione della PA nel rispetto dei diritti dei singoli secondo la “logica del risultato”.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il principio di buona amministrazione
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Informazioni tesi
Autore: | Angelo Tarantino |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Amministrazione Pubblica |
Relatore: | Saverio Sticchi Damiani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 150 |
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