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Strumenti Web 2.0 a supporto della didattica: un caso studio

Come creare un Social Learning Environment

Abbiamo quindi visto che l‟opera dei docenti deve essere supportata da un ambiente a-deguato. Gli studenti, in accordo con quanto detto da autori come Marc Prensky, non at-tendono altro che essere coinvolti con argomenti interessanti, vicini al loro modo di pensare e di comunicare.
Jane Hart ha recentemente pubblicato su Inside learning tecnologies una proposta per la realizzazione di un ambiente educativo che possa ospitare sia gli studenti che i docen-ti. Ha battezzato questo contesto Social Learning Environment (SLE), proponendo di sostituirlo al tradizionale Learning Managemente System (LMS), individuando le carat-teristiche che rendono il primo contesto preferibile al secondo.

L‟architettura dei LMS prevede, normalmente, un sistema in grado di caricare materiali relativi alle lezioni e mette a disposizione dei docenti un sistema di statistiche per tenere traccia dell‟uso che gli studenti fanno di quanto caricato. Sono in genere privi di funzio-nalità “sociali”, questo, probabilmente, perché i LMS vengono normalmente adottati all‟interno di un contesto scolastico, dove è già presente un ambiente sociale: l‟aula.
Un SLE, invece, è un luogo virtuale in cui persone e gruppi possono trovarsi per creare insieme contenuti e materiale, condividere esperienza e conoscenza, migliorare le pro-prie abilità professionali e personali. In questo nuovo ambiente è possibile ampliare le funzionalità messe a disposizione dai LMS, basate sulla gestione dei contenuti, inte-grandole con attività sociali tra studenti e tra studenti e docenti.
Questo ambiente sarebbe caratterizzato da una gestione informale dei rapporti, senza te-nere traccia del comportamento degli utenti iscritti. Un luogo aperto in cui scambiarsi commenti e pareri, dove docenti e studenti possono collaborare per imparare e lavorare.

Un SLE è un ambiente costruito a partire da applicazioni Web 2.0, in grado di supporta-re ogni aspetto “sociale” e collaborativo previsto da questo progetto. Il core dell‟ambiente sarebbe, ovviamente, una social network con lo scopo di costruire e con-solidare le relazioni tra i partecipanti. Per questo è possibile scegliere tra i molti servizi online, come Ning o SocialGo, che consentono un elevato grado di personalizzazione, come avremo modo di vedere più avanti.
Come abbiamo detto, il SLE ha la funzione di integrare e potenziare il normale ambien-te LMS dedicato al caricamento dei file; deve quindi prevedere una logica 2.0 per clas-sificare il materiale e renderlo facilmente reperibile per i membri della comunità.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Strumenti Web 2.0 a supporto della didattica: un caso studio

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Informazioni tesi

  Autore: Maurizio Corò
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Informatica per le discipline umanistiche
  Relatore: Roberto Polillo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 172

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