La Settimana Santa tra Sardegna e Spagna - L'influenza delle confraternite penitenziali sivigliane nella città di Iglesias
Le Processioni in Spagna e Sardegna dalle origini ad oggi
Durante tutto il XVI secolo il numero di Confraternite aumentò notevolmente nella città di Siviglia, e questo portò al grande successo delle processioni della Settimana Santa. La Chiesa, consapevole del fatto che questo tipo di processioni avrebbe avvicinato sempre più fedeli, si preoccupò di ripetere ogni anno la commemorazione della Passione di Cristo. In questo modo la tradizione si sviluppò progressivamente, fino a raggiungere nel siglo de oro (XVII) quella «pompa spettacolare che conserva tuttora». La pratica della Via Crucis fu resa popolare in tutta Europa durante il XV secolo. A Siviglia fu introdotta nel 1521 da don Fadrique Enríque de Ribera, primo marchese di Tarifa, al ritorno da un viaggio in Terra Santa. La prima stazione venne situata nel suo palazzo, che da allora venne indicato come «Casa de Pilatos», dato che il cammino di Cristo verso la Croce ebbe inizio con l’incontro con Ponzio Pilato. La dodicesima e ultima stazione venne introdotta nel 1630 dal duca di Alcalá, nella cosiddetta “Croce del Campo”. Ogni stazione veniva rappresentata attraverso croci nere e altari portatili. Sui vari altari erano presenti delle targhe che riportavano il testo del Vangelo corrispondente al momento della Passione rappresentato nel paso. Fino al XVI secolo le confraternite non seguivano un percorso stabilito. Dopo il Concilio, la Chiesa riorganizzò il percorso delle diverse Confraternite. Le Confraternite della città dovevano passare obbligatoriamente davanti alla cattedrale, mentre le quelle del quartiere di Triana(ancora separato dal resto della città), dovevano passare davanti alla Parrocchia di Sant’Anna.
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppina Loi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Alessandro Vanoli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 127 |
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