Il peso delle escursioni nella determinazione della redditività di un'impresa crocieristica: il caso Costa Crociere

Costa resta la prima compagnia d’Europa ad essersi lanciata in una politica di sviluppo di terminal in gestione diretta, come dimostrato dagli investimenti e dalla gestione realizzati nelle aree crocieristiche di Savona e Barcellona; anche Marsiglia potrebbe beneficiare prossimamente di un proprio terminal se Costa vincesse l'offerta riguardante la cessione di uno stesso nella città francese. Attualmente i terminal di Savona e Barcellona vengono considerati i maggiori terminal crocieristici nell’area del Mediterraneo. Dopo sette anni di costante crescita, al vecchio Terminal Crociere di Savona, costruito nel 1996 per venire incontro alle esigenze manifestate dal mercato, è subentrata la nuova costruzione inaugurata il 24 novembre 2003.
Si chiama “Palacrociere” ed è stato co-finanziato da Autorità Portuale e Costa Crociere ed è gestito direttamente dalla stessa compagnia crocieristica genovese. Il “Palacrociere”, i cui lavori di costruzione sono iniziati nel luglio 2002, è stato studiato e disegnato appositamente per l’accoglienza degli ospiti delle navi da crociera.
Il trasferimento dal porto di Genova a quello di Savona non è stata (come si potrebbe pensare) una scelta strategica voluta fortemente da Costa, bensì è stata una decisione dettata da ragioni economiche che hanno costretto la compagnia all’esilio.
Il terminal di Genova è gestito dall’Autorità Portuale del capoluogo ligure e la compagnia riteneva troppo alti i costi di terminal e, più precisamente, quelli di attracco. Nella persona del Presidente nonché Amministratore Delegato della compagnia, Pier Luigi Foschi, Costa chiese all’Autorità Portuale (allora presieduta dall’avvocato Giuliano Gallanti) una riduzione dei costi terminalistici e una maggiore autonomia nel terminal genovese. La risposta fu negativa e Costa decise di spostarsi a Savona.
Dal punto di vista economico ciò ha portato ad una riduzione dei costi e ad una completa autonomia gestionale ed organizzativa; dal punto di vista logistico, però, la scelta di Savona ha creato qualche problema: infatti, mentre prima i crocieristi, una volta giunti a Genova, potevano avere facile accesso al porto, adesso, giunti nel capoluogo ligure, devono raggiungere Savona o con mezzi propri o con mezzi messi a disposizione dalla compagnia.