La somministrazione illecita

L’obiettivo principale della legge 1369/1960 è quello di evitare ai lavoratori utilizzati nell’impresa, tramite un soggetto interposto o un appaltatore, quei pregiudizi, patrimoniali e personali, che si erano rivelati molto frequenti nella realtà. In particolare, con il divieto di interposizione, lo scopo del legislatore è triplice: impedire che le norme sul collocamento siano aggirate e venga elusa l’applicazione della normativa protettiva, legale e contrattuale; prevenire sia lo sfruttamento dei lavoratori, che si potrebbe realizzare attraverso l’attribuzione ad essi di un trattamento inferiore a quello a cui avrebbero diritto se fossero assunti direttamente dal committente, sia l’indebolimento della garanzia dei loro crediti, causato dalla possibile insolvibilità dell’interposto. Più incerta è la finalità specifica di quella parte della legge dedicata agli appalti “interni”, individuata nell’evitare che lavoratori, pur dipendenti da diversi imprenditori, che lavorano comunque fianco a fianco e vivono nello stesso ambiente, vengano a trovarsi in una condizione di inferiorità e che coloro che concorrono come tutti gli altri alla realizzazione di opere e servizi ottengano un trattamento inferiore. L’appalto ai sensi dell’articolo 1655 del codice civile può essere definito come un contratto in cui una parte, l’appaltatore, assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, l’obbligazione di compiere in favore di un’altra, un’opera o un servizio verso un corrispettivo in denaro; il requisito fondamentale affinché il contratto di appalto sia valido è che l’appaltatore sia a tutti gli effetti un imprenditore e non un intermediario. Il contratto di appalto sarà invece illegittimo quando un terzo al fine di sollevare dagli obblighi di legge il vero imprenditore, s’inserisce nel rapporto di lavoro figurando come datore di lavoro; l’appalto interno é l’appalto di attività interne al ciclo produttivo dell’azienda e si distingue dall’appalto esterno che, al contrario, è estraneo al ciclo produttivo dell'azienda.