Cause, conseguenze e primi rimedi dell'attuale crisi finanziaria
Nuove riforme di vigilanza in Europa
Decollerà nel 2010 il nuovo sistema europeo di vigilanza su mercati, banche e assicurazioni, per aumentare il grado di allerta e minimizzare i rischi di crisi finanziarie sistemiche e transnazionali.
I 27 leader europei hanno posto il sigillo a Bruxelles a una soluzione di compromesso sulla riforma del sistema di supervisione, in grado di ottenere l’assenso del Premier inglese Gordon Brown, restio a cedere poteri di vigilanza nazionali all’Europa e ad affidare d’ufficio la poltrona più importante al Presidente della BCE. Per ottenere anche il sì di Londra, portabandiera della City, le conclusioni finali del vertice UE hanno specificato a chiare lettere che le decisioni delle nuove Autorità europee di supervisione non dovranno interferire in alcun modo con le responsabilità di bilancio degli stati membri (rispondendo ad una preoccupazione che era stata espressa in modo più blando anche da Germania, Slovenia, Slovacchia e Romania). Inoltre, si è stabilito che il presidente dell’organismo di livello più alto sia eletto dal Consiglio generale della BCE, che include il Governatore di tutti i 27 paesi, anche non appartenenti all’area Euro, e non vada d’ufficio al presidente della BCE.
Una soluzione che di fatto dovrebbe portare comunque l’euro governatore ad essere nominato, ma senza quel criterio di automaticità contestato da Brown e salvaguardando la pari dignità dei paesi fuori dell’Euro. Le nuove autorità UE nascono sul modello a due livelli delineato in febbraio dal rapporto dei saggi presieduti dall’ex direttore generale del FMI, Jacques De Larosiere. Il sistema contempla un organismo con competenze micro-prudenziali e di coordinamento composto dai rappresentanti dei tre tipi di autorità nazionali di Vigilanza su banche, assicurazioni e Borsa dei 27 (sistema europeo dei supervisori finanziari) e un altro organo, guidato dal prescelto dal Consiglio BCE, con compiti di sorveglianza macro-prudenziale sui grandi istituti finanziari con attività transnazionali (il Consiglio Europea ha dei rischi sistemici).
Al sistema UE dei supervisori è stata assegnata anche la vigilanza sulle agenzie di rating, ma non sulle clearing houses, come era previsto dalla proposta originaria della proposta europea, ancora una volta per l’opposizione di Londra. Importante, però, che il sistema UE dei supervisori nasca, in base alle conclusioni del summit, con poteri decisionali vincolanti e proporzionati in merito al rispetto da parte dei supervisori di regole uniche, della legge comunitaria e nel caso di disaccordi tra supervisori di un paese di origine e uno ospite di un istituto finanziario.
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Informazioni tesi
Autore: | Luca Pellegrino |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze economico-aziendali |
Relatore: | Francesca Querci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 229 |
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