Luci della ribalta: Chaplin e la poetica della memoria
Il montaggio di Limelight
E' attraverso il montaggio che Limelight evidenzia questa sua costruzione narrativa.
Infatti, ci troviamo di fronte a un montaggio totalmente piegato all'evolversi della vicenda. Le scene vengono accostate in una successione temporale lineare in cui s'innestano i ritorni al passato che vengono però inseriti senza che si frantumi il ritmo della narrazione. Nel montaggio non troviamo nessuna accelerazione né rallentamento alla storia, non troviamo alcuna sovrapposizione di sequenze. E' un montaggio che serve solo ad accostare una sequenza all'altra, attraverso un numero elevatissimo di dissolvenze incrociate che rimarcano il passaggio temporale tra la scena precedente e la successiva.
Fausto Montesanti ci racconta di un Chaplin in sala montaggio tormentato per alcune scelte compiute a malincuore, in cui si scorge un pentimento per alcuni tagli costretto a operare per imprimere maggiore linearità al racconto con la conseguenza di inevitabili imprecisioni di attacco.
"Il coraggio di rinunciare magari a intere scene già realizzate, può ad esempio scorgersi, dopo un'attenta revisione dei vari "pezzi" che la compongono, nella scena che si svolge nel salone dell'Empire Theatre, popolato di gente elegante e di equivoci mammiferi (inq. 293-297): dal montaggio definitivo della sequenza, una sola "donnina" appare dedita a una "attività" ben precisa: ma se si osserva bene la scena , si scoprirà che in una prima stesura lo stesso tentativo di accalappiare "clienti", doveva essere probabilmente compiuto - e con la medesima tecnica: era questa la trovata - da almeno un'altra delle donne presenti nel salone, e precisamente quella del quadro n.294: ella infatti viene colta nell'attimo in cui si stacca dall'uomo col cilindro che scompare subito e che vedremo completamente nel quadro successivo (n.295), e cammina in direzione del signore con monocolo che vedremo invece alla fine del quadro n.297" (Montesanti, Chaplin in Italia).
L'inizio e la fine dell'azione sono state tagliate e nella sequenza è rimasto solo il brano del carrello laterale, che vedremo ripetersi, con un'altra "donnina", nel quadro n.297.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Luci della ribalta: Chaplin e la poetica della memoria
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Informazioni tesi
Autore: | Mario Francesco Zito |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1997-98 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Lettere |
Corso: | Lettere moderne |
Relatore: | Fernando Gioviale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 231 |
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