Dove va il ''federalismo'' del Belgio?
I problemi aperti del federalismo belga
Ufficialmente il Belgio diventa uno Stato federale nel 1993, almeno così recita la Costituzione; in realtà il processo di federalizzazione del Paese è frutto di lunghi dibattiti e di grandi compromessi che le due etnie belghe hanno dovuto accettare. Al federalismo il Paese è giunto lentamente e gradualmente, e il processo di contrattazione e discussione non si è ancora concluso.
La prima caratteristica del “federalismo alla belga” è la sua origine frutto di forze centrifughe, la svolta federale si è originata dall’allontanamento delle componenti all’interno dello Stato unitario; di solito il processo federale segue un cammino inverso a quello intrapreso dal Belgio.
Secondo l’analisi di Marc Verdussen il federalismo belga è un federalismo per frazionamento e movimento, contraddistinto da stratificazione e bipolarizzazione; caratteristiche date dall’influenza che le forze centrifughe hanno avuto nel determinare l’assetto dello stato attuale, per il fatto che sono presenti tre livelli di governo che si sovrappongono sul territorio, per la forte bipolarizzazione della popolazione belga divisa tra fiamminghi e francofoni (e un tempo divisa anche tra cattolici e laici).
Tutto questo provoca anche una forte asimmetria del federalismo belga; le istituzioni federate sono sdoppiate in due categorie (Comunità e Regioni) e queste istituzioni sono sovrapposte. Le due categorie di istituzioni federali non hanno le medesime competenze, il federalismo delle Regioni è territoriale, mentre il federalismo delle Comunità è personale.
Oltre a questa differenziazione generale bisogna rilevare come le autorità federate che appartengono alla stessa categoria non sono simmetriche:
la Comunità fiamminga ingloba le competenze della Regione fiamminga, mentre questo non avviene per la parte francofona, e la Regione di Bruxelles-Capitale non ha gli stessi poteri delle altre due Regioni. Inoltre la Regione di Bruxelles non ha una Comunità indipendente, e la Comunità germanofona non ha un territorio indipendente dalla Regione vallona.
L’asimmetria è utile al sistema federale, soprattutto a fronte delle caratteristiche del Belgio; ma in se in certi casi l’asimmetria è utile poiché scelta dagli stessi cittadini (fiamminghi e valloni), in altri casi è dannosa, poiché imposta (situazione di Bruxelles e dei belgi germanofoni); e bisogna stare attenti perché è molto sottile il filo che corre tra un federalismo asimmetrico e un federalismo squilibrato e fragile.
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Dove va il ''federalismo'' del Belgio?
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Capretti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze internazionali ed istituzioni europee |
Relatore: | Angela di Gregorio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 93 |
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