Ricerca di virus erpetico nel Ganglio del Trigemino di Bubalus bubalis
Il bufalo. Patrimonio mondiale e italiano. Origini e diffusione
Origini e diffusione La popolazione bufalina mondiale ammonta a circa 174 milioni di capi distribuiti in tutti i continenti: quasi il 97% in Asia (concentrati maggiormente in India, Cina e Pakistan), circa il 2% in Africa (con la consistenza maggiore in Egitto) ed il resto tra l‟Europa (soprattutto Italia, Romania, Turchia) e l'America Latina (Brasile, Venezuela, Colombia e Argentina). Il bufalo asiatico (Bubalus bubalis L., detto dagli anglosassoni “water buffalo”) è classificato in due gruppi: Swamp (67%) e River (33%). I bufali Swamp sono allevati soprattutto nei Paesi del Sud-Est asiatico dove sono utilizzati principalmente come animali da lavoro, invece quelli del genere River, allevati in India, Pakistan, Sri Lanka e Nepal rappresentano un elemento essenziale per l'approvvigionamento di latte e di carne per le popolazioni. Al gruppo River fanno capo numerose razze, tra cui la “bufala Mediterranea”, che è diffusa in Egitto, Medio Oriente, Sud America e in Europa dove il patrimonio bufalino complessivo è di circa 410.000 capi ed il cui 83% è situato in Italia.
La razza allevata nel nostro Paese è oggi indicata con la denominazione “Bufala Mediterranea Italiana”. Diverse sono le ipotesi della sua comparsa in Italia; una di queste è che sia stata introdotta nel VI secolo dall'Ungheria durante le invasioni barbariche . Campanile C., dal suo canto, sostiene che il bufalo fosse presente e conosciuto in epoca romana e venisse utilizzato per lo sfruttamento dei terreni paludosi e malsani; l'autore riferisce, inoltre, che gli ebrei fossero soliti mangiare carne di bufala accompagnata da cavoli. Balestrieri e coll. ritengono che l'origine autoctona della specie sia stata sostenuta dal ritrovamento di fossili risalenti al quaternario nel Lazio e nell'isola di Pianosa. Molti, invece, sono concordi nell'affermare che la sua introduzione in territorio nostrano sia avvenuta durante le invasioni longobarde.
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Informazioni tesi
Autore: | Annarosaria Marullo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Medicina Veterinaria |
Corso: | Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali |
Relatore: | Luisa De Martino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 105 |
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