La lince eurasiatica Lynx lynx L. (1758) in Friuli Venezia Giulia
Distribuzione storica della lince in Italia
La situazione della lince in Italia è stata oggetto di studio da parte di molti autori, i quali affermano che la presenza storica del felide è confermata da numerosi reperti museologici che consentono di ricostruire con una certa accuratezza l’areale pregresso e il suo restringimento durante il declino della specie, fino al momento della sua totale estirpazione dal territorio nazionale.
Da questi studi emerge che fino al XVIII secolo la specie occupava tutto il versante alpino italiano, così come i versanti esteri limitrofi. L’estinzione sarebbe iniziata a partire dalle Alpi Venete, dove l’ultima cattura documentata risale al 1837, ad Auronzo di Cadore. Nelle Alpi Lombarde, Alto Atesine e Trentine la specie sarebbe scomparsa tra il 1870 e il 1880 . Nelle Alpi Occidentali, invece, la presenza del felide sarebbe rimasta diffusa su tutto il territorio fino a circa metà del XIX secolo: nei primi anni ’30 è sicuramente presente in Val d’Aosta e in ampie porzioni delle Alpi Piemontesi, in continuità con l’areale francese. Le ultime catture per questo settore alpino vengono segnalate intorno agli anni ’20 del XX secolo, quando l’areale di distribuzione del felide risulta ormai ridotto a settori isolati e in progressiva diminuzione.
Per i settori Appenninici dell’Italia centrale, la presenza storica della specie è sempre stata oggetto di controversie tra autori che la considerano esclusa in epoca storica e autori che la considerano presente anche in epoche molto recenti.
Il problema nel ricostruire l’areale storico sugli Appennini è dovuto alla quasi totale assenza di testimonianze attendibili, come reperti museali o segnalazioni di catture. Le uniche prove valide (comparabili, per tipologia, a quelle delle Alpi) riportano la presenza del felide nei territori di Marche, Abruzzo e Molise fino alla metà del 1800.
Da questo momento in poi risultano solo testimonianze sporadiche e dislocate nel tempo, che non possono di per sé costituire prove scientifiche, dal momento che non rispondono a criteri oggettivi, ma sono semplicemente testimonianze verbali di avvistamenti e presunte catture.
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La lince eurasiatica Lynx lynx L. (1758) in Friuli Venezia Giulia
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Informazioni tesi
Autore: | Stefania Gentili |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Scienze della natura |
Relatore: | Sandro Lovari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 171 |
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