Effetti benefici prodotti dall'attività fisica durante la gestazione e il parto
Le articolazioni e l'azione di relaxina ed estrogeni
Le articolazioni rappresentano il punto di giunzione tra due o più segmenti ossei coadiuvati da mezzi di unione come legamenti, lamine o membrane. Sono divise in due grandi categorie: articolazioni immobili (sinartrosi) e mobili (diartrosi). Le prime sono costituite da superfici articolari, non proprio a diretto contatto tra loro, perché separate da uno strato di connettivo, cartilagineo o entrambi. Si distinguono tre tipi: suture, sinfisi e sincondrosi (G. Anastasi et al., 2006).
Una sinartrosi coinvolta in gravidanza è la sinfisi pubica che unisce le due ossa dell'anca anteriormente, al livello delle facce piane ed ovalari della parte pubica dell'osso che, rivestite di cartilagine, hanno tra loro interposto un disco fibrocartilagineo. L'articolazione ha una struttura di rinforzo data da due fasci fibrosi che uniscono i tubercoli pubici superiormente ed inferiormente (legamento pubico superiore ed inferiore) e consente solo qualche movimento di scivolamento che si accentua nell'ultima fase della gestazione perché sia il disco che i legamenti diventano più molli (G. Anastasi et al., 2006).
Le diartrosi permettono l'esecuzione di movimenti, ampi o meno, e presentano costantemente le stesse strutture fondamentali: superfici articolari, capsula articolare e cavità articolare.
L'articolazione sacroiliaca, giunzione tra ossa dell'anca e l'osso sacro, alcuni autori la definiscono come sinfisi ed altri come artrodia (diatrosi con superfici piane) perché presenta una membrana sinoviale, caratteristica della cavità articolare. Vi è una concordanza tra le superfici, convesse dell'osso dell'anca e concave del sacro, resa stabile da uno strato di fibrocartilagine. Questa struttura possiede mezzi di unione costituiti da capsula articolare e legamenti intrinseci (legamento sacroiliaco anteriore e posteriore, legamento interosseo) e a distanza (legamento ileolombare, legamento sacrospinoso, legamento sacrotuberoso). I movimenti consentiti sono quelli di scivolamento che diventano rilevanti nella fase del parto, grazie all'ammorbidimento indotto da relaxina ed estrogeni (G. Anastasi et al., 2006).
Il rilassamento indotto dagli ormoni per le formazioni articolari e legamentose è stato oggetto di numerosi studi tra cui, riguardo la relaxina, uno condotto dal Beth Israel Deaconess Medical Center. Questa ricerca ha proposto l'utilizzo di questo ormone nell'artrofibrosi, una condizione dolorosa provocata dall'accumulo di tessuto cicatriziale nell'articolazione, come trattamento antalgico. I ricercatori hanno osservato in un modello animale come più iniezioni di relaxina sono state in grado di ripristinare la salute dei tessuti (Blessing et al., 2019).
Un altro fenomeno che conferma l'importanza dell'azione degli ormoni su articolazioni e legamenti è l'artrosi aggressiva che si manifesta in menopausa per il calo di estrogeni che compromettono l'elasticità di articolazioni e muscoli.
Altre sindromi connesse al rilassamento dei legamenti del bacino in gravidanza (per alti livelli di relaxina ed estrogeni), con conseguente instabilità del tronco, sono le algie nella regione lombare e pubica che, inoltre, sono condizionate dalle modificazioni posturali e dalla diminuzione della forza dei muscoli causata dall'inattività fisica.
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Effetti benefici prodotti dall'attività fisica durante la gestazione e il parto
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandra Paola Conti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università Telematica Pegaso |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze Motorie |
Relatore: | Immacolata Belviso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 41 |
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