L'attività di Pesca e l'impatto che questo settore ha sull'Ambiente
Il Pescaturismo sostenibile ed il rapporto con la comunità
Il turismo sostenibile può essere considerato come una forma di «Turismo che tiene pienamente conto della sua situazione economica, sociale e ambientale, rispondendo alle esigenze dei visitatori, dell’industria, dell’ambiente e delle comunità ospitanti»78.
Nel pieno rispetto delle linee definitorie del turismo sostenibile si inserisce altresì il concetto di Pescaturismo, sebbene, come già evidenziato, si tratti ad oggi di un’attività ancora poco radicata e, dunque, emergente.
Nelle aree marine protette (AMP), il Pescaturismo “sostenibile” si configura come uno strumento che consente di attuare una visione di lungo termine per la tutela degli ecosistemi marini, ma anche in termini di sussidi finanziari riconosciuti ai pescatori, in maniera tale da poter compensare le restrizioni introdotte per le diverse attività di pesca.
Mediante un'attenta e competente gestione, anche il turismo della pesca può contribuire a favorire e promuovere uno sviluppo sostenibile, attraverso la creazione di attività che siano in grado di generare reddito per la popolazione locale, supportando al contempo la salvaguardia del capitale ambientale del proprio territorio. Inoltre, l’interesse delle giovani generazioni nei confronti delle comunità costiere può essere promosso e favorita proprio rendendo la professione del pescatore espressione di maggiore attrattiva e anche meno onerosa.
Il pescaturismo “sostenibile” può risultare un ottimo e funzionale strumento in grado di contribuire alla tutela del mare, accrescendo al contempo il valore del patrimonio culturale ad esso correlato, ivi compreso lo sviluppo a livello locale.
Nella comunità di Goro (Fe), l’attività di pescaturismo è presente sia nella modalità a bordo, che in quella a bordo-terra, inoltre, tale attività viene praticata anche in acque interne o promiscue, in considerazione della vicinanza alla foce del delta del Po.
Goro è un comune della provincia di Ferrara, Emilia-Romagna, i cui insediamenti si sono realizzati nella prima metà del XVIII secolo, sull’argine destro del Po, tra il fiume e il mare, in un'area paludosa dove si ergevano i dossi. La storia ambientale di Goro è caratterizzata dalla continua lotta dell’uomo contro le acque del mare e del fiume. Ciò spiega anche l'esistenza di antichi sistemi di regimazione idraulica, come Torre Palù, Torre Abate, Balanzetta, la chiavica dell’Agrifoglio e i fari, i quali attestano l’incessante azione di modifica del territorio condotta dall'uomo.
Le acque adiacenti il porto prendono il nome di “Sacca di Goro”, si tratta di una laguna salmastra, dalla caratteristica forma a mezzaluna, separata dal mare dai cosiddetti “Scanni”, formatisi a seguito dei sedimenti che vi sono stati trasportati dal vicino Po. La Sacca ha una superficie di circa 2000 ettari ed è caratterizzata da fondali poco profondi, con valori massimi non superiori ai 2 metri, che si estendono tra le foci del Po di Volano e del Po di Goro.
Nella Sacca di Goro si ritrovano essenzialmente ambienti umidi salati, salmastri e di duna. Essa rappresenta l'insenatura marina di maggior rilievo in tutta la regione. La laguna della Sacca di Goro si presenta parzialmente isolata dal mare, mediante scanni prevalentemente sabbiosi, originati dalla risedimentazione dei depositi dei due rami del grande fiume.
Gli scanni sono il risultato di una evidente e profonda attività della natura, mentre le acque della sacca sono impiegate per la caratteristica molluschicoltura. L'area include anche il tratto terminale del Po di Goro, da Mesola fino alla foce, ivi compresa anche un'ampia lanca fluviale allagata (Valle Dindona) che si trova ad essa adiacente. La parte di mare aperto, situata a Sud della Sacca di Goro, che si estende per circa 300 metri, è posta esternamente agli Scannoni di Goro e di Volano e le paludi salmastre Peschiera, a Ovest della foce del Po di Volano, e Mezzanino. Quest'ultima, insieme alla Valle di Gorino, è racchiusa tra il Po e lo Scannone di Goro. Dunque, le acque dolci fungono da contorno a quelle salmastre, mentre, la laguna è racchiusa al centro dagli scanni e separata dal mare.79
Il territorio lagunare di Goro, ricompreso nella zona della Bassa Ferrarese, mostra una formazione piuttosto recente, che si può ricondurre al XVIII secolo. L'unica parte di territorio che mette in comunicazione la sacca di Goro con il mare è caratterizzata dall'ampio varco posto tra lo scanno di Volano e lo Scannone di Goro. Il Po di Volano, insieme alla foce abbandonata di Taglio della Falce, si riversa nella laguna, mentre, il Po di Goro giunge fino al mare aperto, oltre il faro di Gorino. Durante la bassa marea emergono imponenti superfici di velme, in prossimità degli scanni, formati da dune con estese formazioni vegetali psammofile. Le parti poste all'interno del territorio presentano macchie basse, prevalentemente di tamerice, mentre solo sulle parti più elevate dello scanno di Volano si ritrovano macchie e boschi di sempreverdi dominati dal leccio. Nelle aree più basse interdunali si trovano praterie dominate da alofite pioniere e prati salmastri a giunchi e gramignone marittimo. Di notevole interesse sono le diverse specie di idrofite radicanti che si ritrovano nelle acque dolci della Valle Dindona. Il sito ricade nella stazione "Volano, Mesola, Goro" del Parco Regionale del Delta del Po e racchiude tre importanti Riserve Naturali dell'intero territorio nazionale, con una superficie pari a circa 516 ha80.
Particolarmente suggestivo e caratteristico è lo “Scanno del Faro” che costituisce una importante riserva naturale, che può essere raggiunto via mare, oppure attraverso il porto di Goro, nonché dall’argine veneto del Po. Tale area mostra una cruciale rilevanza naturalistica in considerazione delle numerose specie di volatili che in esso si trovano, tali per cui si praticano diverse attività turistico-ricreative, come il birdwatching.
Egualmente importante risulta essere lo “Scanno dell’Isola dell’Amore”, raggiungibile via mare, ma anche attraversando le acque interne contigue. La gestione dell'area viene riconosciuta, a partire dal gennaio 2012 con L.R. 24/201181 all’'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po, di cui sono parte essenziale anche le Aree Protette della Macroarea regionale del Delta del Po, a loro volta parte del Parco Regionale istituito nel 1988 con L.R. 27/8882. Tali aree sono sottoposte a tutela al fine di preservare la conservazione della biodiversità. La loro gestione consiste, soprattutto nella realizzazione di attività volte a promuovere la salvaguardia delle specie che popolano il territorio, nonché la divulgazione scientifica e l’educazione ambientale.
La collaborazione nella gestione di aree ad elevato contenuto naturalistico persegue quelli che sono gli standard europei garantiti dalla Regione Emilia- Romagna, insieme ai Parchi del territorio, al fine di tutelare questi luoghi e garantire un costruttivo equilibrio tra tutela dell'ambiente e lo sviluppo delle attività ad esso correlate.
Il Delta del Po, a partire dal giugno del 2015, viene riconosciuto come Riserva di Biosfera, come attestato dall'UNESCO nell'ambito del Programma MAB, Man and Biosphere che, ponendo al centro dell'attenzione dei futuri progetti di intervento l'uomo, promuove lo sviluppo di attività economiche che si realizzino nel pieno rispetto della natura83.
Oggi Goro è dotata di un porto con servizi a sostegno di attività quali l’acquacoltura, la mitilicoltura, la pesca convenzionale e il pescaturismo configurandosi queste, come fondamentali attività di crescita e sviluppo economico e sociale del territorio di riferimento. Inoltre, l’economia locale, costituita da una flotta peschereccia, è quasi integralmente adibita alla pratica dell’acquacoltura, al pari della mitilicoltura e della pesca. Dunque, avanzando un'analisi in una prospettiva di turismo sostenibile, per ciò che concerne l’attività di pescaturismo, il potenziale economico e sociale che da esso potrebbe esserne ricavato è piuttosto considerevole, anche in virtù del numero di unità adibite alla pesca in senso più ampio e generalizzato.
Le unità che attualmente praticano il pescaturismo, che chiaramente derivano dal tradizionale ambito di attività di pesca convenzionale sono la motobarca Virbo e la motopesca Corona, che offrono escursioni diurne ad un massimo di 12 passeggeri, compresi i bambini. A livello regionale, è possibile ottenere specifica autorizzazione per praticare attività di pescaturismo. La regione Emilia- Romagna, in linea con quanto predisposto in materia dalla legislazione comunitaria e nazionale, è preposta al rilascio di autorizzazioni all’esercizio di pescaturismo, ittiturismo, acquiturismo e attività connesse, in tutti i casi in cui suddette attività siano svolte all’interno delle acque demaniali marittime84.
Da un'analisi condotta in loco, è plausibile ritenere che in futuro, l'attività di acquiturismo possa assumere particolare rilevanza, poiché correlata ad altre attività, egualmente importanti, come i servizi di ospitalità, ricreativi, didattici, culturali e di fornitura di beni e servizi, al fine di promuovere una corretta fruizione degli ambienti marini, salvaguardandone gli ecosistemi e tutelando le risorse dell’acquicoltura.
78 Sviluppo sostenibile, UNWTO. Maggiori dettagli sono consultabili al seguente indirizzo - https://www.unwto.org/sustainable-development (03.03.2022).
79 Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale Sacca di Goro, Po di Goro, Valle Dindona, Foce del Po di Volano, Parco del Delta del Po. Maggiori dettagli sono consultabili al seguente indirizzo Parco del Delta del Po (parcodeltapo.it) (03.03.2022).
80 Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale Sacca di Goro, Po di Goro, Valle Dindona, Foce del Po di Volano, Parco del Delta del Po. Maggiori dettagli sono consultabili al seguente indirizzo Parco del Delta del Po (parcodeltapo.it) (03.03.2022).
81 L.Reg. 23 dicembre 2011, n.24, “Riorganizzaizone del sistema regionale delle aree protette e dei siti della rete natura 2000 e istituzione del Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano”. Maggiori dettagli sono consultabili al seguente indirizzo https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:legge:2011;24 (03.03.2022).
82 L.Reg. 2 luglio 1988, n.27, “Istituzione del Parco Regionale del Delta del Po”. Maggiori dettagli sono consultabili al seguente indirizzo https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:legge:1988;27 (03.03.2022).
83 La Mission, Parco Delta del Po. Maggiori dettagli sono consultabili al seguente indirizzo La Mission | Parco del Delta del Po (parcodeltapo.it) (03.03.2022).
84 Pescaturismo, ittiturismo, acquiturismo. Maggiori dettagli sono disponibili al seguente indirizzo Pescaturismo, ittiturismo, acquiturismo — Agricoltura, caccia e pesca (regione.emilia-romagna.it) (03.03.2022)
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'attività di Pesca e l'impatto che questo settore ha sull'Ambiente
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Domenico Totaro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università Telematica Pegaso |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze del turismo |
Relatore: | Stefano Biagiotti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 138 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi