Il welfare aziendale in Italia: il caso di Ferrero S.p.A.

In un piano di welfare aziendale possono rientrare molteplici misure: è possibile individuare alcune categorie di prestazioni operando diverse classificazioni.
In primo luogo, si può operare una distinzione tra le prestazioni di welfare aziendale avvalendosi del criterio di classificazione in base al tipo di destinatario a cui è rivolta la prestazione stessa.

In questo senso, è utile discernere tra le due seguenti categorie di prestazioni:
• Prestazioni a carattere individuale: esse soddisfano un
interesse particolare del lavoratore, pertanto sono rivolte a questi in via esclusiva. Ne costituiscono esempio la concessione di un alloggio, di un cellulare o di un'automobile ad uso promiscuo.
• Prestazioni a carattere collettivo: si tratta di prestazioni destinate alla collettività dei lavoratori dell'impresa, come ad esempio l'allestimento del servizio mensa, di un asilo aziendale o di un trasporto collettivo per i dipendenti.¹⁰

Un diversa classificazione delle misure di welfare aziendale è quella che fa riferimento al bisogno che viene soddisfatto dalla prestazione stessa. In questa prospettiva, è possibile operare una distinzione tra:
• Le misure che riguardano la salute del lavoratore o dei suoi familiari: in questa categoria troviamo i servizi come quelli di assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, cure termali e la stipula di polizze infortuni integrative per dipendenti.
• Gli interventi a carattere previdenziale: esse sono misure integrative delle prestazioni di sicurezza sociale. Pensiamo ad esempio al finanziamento di fondi di previdenza complementare, al servizio a sostegno del disagio psicologico o il rimborso delle spese per l'assistenza a familiari anziani o con disabilità.
• I contributi a sostegno della genitorialità: tali interventihanno la finalità aiutare la famiglia nell'educazione dei figli offrendo opportunità specifiche di istruzione. A titolo esemplificativo, sono riconducibili a questa categoria di prestazioni di welfare aziendale misure quali i contributi per l'acquisto dei libri di testo, le borse di studio, i soggiorni all'estero e i corsi di lingua.
• L'erogazione o il finanziamento di servizi utili a soddisfare interessi sportivi, culturali e ludici: tali servizi hanno una tradizione di lunga data nelle politiche delle grandi aziende e sono presenti fin dalla prima fase evolutiva. Esempi di prestazioni rientranti in questa categoria sono i contributi per acquistare abbonamenti a palestre, circoli sportivi, teatri, cinema, riviste e giornali, viaggi e partecipazione a corsi di formazione extra-professionale.
• L'erogazione o il finanziamento di servizi alla persona: si tratta di tutte quelle misure utili a sostenere i lavoratori nel concreto nella vita quotidiana. Possono essere finanziati, per esempio, servizi di lavanderia, di trasporto e di consulenza fiscale e legale. Un intervento particolare è l'istituzione del cosiddetto "maggiordomo aziendale", ovvero una figura messa a disposizione dall'azienda che ha il compito di sbrigare le incombenze personali e familiari dei dipendenti.¹¹
• Gli strumenti che favoriscono la conciliazione tra lavoro evita privata: possiamo trovare, infine, servizi quali l'allestimento di asili nido aziendali, contributo a spese per servizi di baby sitting, sostegno a spese per cura e accudimento di familiari anziani a carico. [...]


¹⁰ Chiaromonte W., Vallauri M.L., Modelli ed esperienze di welfare aziendale, Giappichelli Editore, Torino, 2018, p. 43.
¹¹ https://www.randstad.it/knowledge360/gestione-del-personale/maggiordomo-aziendale/