Figlicidio: Fattori di rischio e prevenzione del fenomeno
Malattia mentale e crimine
Per verificare l’incidenza dei disturbi mentali sul crimine le varie ricerche esistenti si basano su diversi parametri d’indagine che differiscono per caratteristiche sociali e ambientali, caratteristiche nosografiche, medico-legali e anche peritali, ma tutti questi dati non forniscono un unico quadro omogeneo del fenomeno a causa proprio delle varie differenze di prassi, normative e criminali. Per questo la relazione tra psicopatologia e comportamento criminale può essere rintracciata nelle categorie diagnostiche nel DSM IV.
Le correlazioni più importanti individuate riguardano:
- Omicidio e schizofrenia. I reati della persona con schizofrenia avvengono durante i deliri o allucinazioni. Le vittime sono spesso membri della famiglia o persone di riferimento. All’interno possiamo trovare il disturbo delirante che si differenzia da quello schizofrenico paranoide per essere basato su un tema dominante che riguarda la gelosia, o la persecuzione, o la grandezza o l’erotomania.
- Omicidio e depressione maggiore. Questo disturbo depressivo dell’umore può essere riscontrato nei casi di omicidio-suicidio, figlicidio, strage familiare e suicidio per via di un poliziotto. Se in questi stati depressivi si riscontrano complessi di colpa e d’inferiorità, allora l’omicidio può essere attuato tramite deliri di morte o di distruzione avendo delle visioni pessimistiche della vita e coinvolgendo anche persone più vicine.
- Omicidio e disturbi di personalità.
Nel disturbo borderline l’identità è labile, vi sono intensi sentimenti di rabbia e angoscia. Vi sono tre categorie di comportamenti criminali messi in atto: crimini commessi a causa di abuso di sostanze o rischiosi per la propria e l’altrui incolumità, come per esempio la guida pericolosa; crimini commessi per instabilità emotiva e impulsività; crimini commessi a causa della ricerca identitaria con l’identificazione con persone devianti.
Nel disturbo narcisistico i sentimenti di rabbia, invidia e vergogna derivano da una bassa autostima e senso di grandiosità. In questo caso i delitti avvengono dal bisogno di potere, controllo e dominio; infatti, la mancanza di empatia e della considerazione dell’altro se non per soddisfare i propri bisogni, porta i soggetti ad avere delle relazioni strumentali. Inoltre, questo disturbo può portare all’omicidio premeditato.
Nel disturbo antisociale i crimini vengono commessi perché si ricerca un vantaggio personale che sia di potere, economico, di prestigio o di liberazione dallo stato di irritabilità. Questo disturbo si caratterizza per l’agito in maniera impulsiva, instabile e soprattutto irresponsabile.
Nel disturbo schizoide i crimini vengono compiuti per il distacco nelle relazioni interpersonali e le reazioni emotive vengono rese piatte.
- Disturbi da sostanze. Questi disturbi sono caratterizzati dall’assunzione di sostanze stupefacenti o farmaci psicotropi. In questo caso il soggetto perde completamente la capacità di scegliere e dirigere i propri comportamenti, è alla continua ricerca del piacere connessa dall’assunzione di sostanze. I crimini che vengono commessi riguardano sia la persona (abuso sessuale, violenza domestica, aggressioni) e sia la proprietà (furti, rapine, truffe) (Fortunato,2007).
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Informazioni tesi
Autore: | Ludovica Cannella |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Maria Garro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 87 |
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