Espressione dei canali al sodio voltaggio dipendenti in un modello cellulare di sclerosi laterale amiotrofica: contributo alla patologia
Ruolo dei NaV nelle alterazioni dell’eccitabilità nella SLA
Il termine eccitabilità si riferisce alla capacità di un neurone di generare un cambiamento nel potenziale di membrana in risposta a stimoli che superino una certa soglia, permettendo così la generazione di un potenziale d’azione. Questa proprietà dei neuroni, denominata "eccitabilità intrinseca", è determinata da una serie di fattori che definiscono le proprietà biofisiche della cellula, come la composizione, l'affinità e la quantità di recettori, trasportatori o canali ionici. Tra le alterazioni dell’eccitabilità possiamo distinguere condizioni di ipo- ed iper- eccitabilità, ossia rispettivamente una minore o maggiore frequenza di depolarizzazione rispetto alla stessa tipologia neuronale nelle medesime condizioni. I meccanismi che sottendono a queste condizioni possono essere un’alterazione dell’equilibrio tra input eccitatori ed inibitori, ossia tra neurotrasmissione glutammatergica e GABAergica/glicinergica, oppure da cambiamenti di espressione, regolazione, composizione e traffico intracellulare dei recettori e dei canali ionici che regolano la risposta a questi stimoli, o ad una combinazione di questi fattori (Gunes et al., 2020). La corrente persistente del sodio (INaP), la quale rappresenta circa l’1% della corrente totale del sodio, svolge un’azione significativa nel controllo dell’eccitabilità neuronale, in quanto mantiene il potenziale di membrana in un intervallo di sotto-soglia, permettendo la regolazione delle depolarizzazioni dendritiche e determinando un incremento della trasmissione sinaptica. L'afflusso intracellulare di sodio tramite INaP può tuttavia anche deregolare l'omeostasi ionica negli assoni danneggiati, contribuendo alla neurodegenerazione (Muller et al., 2018). Poiché i canali che generano la INaP sono costituiti dalle stesse subunità α che mediano la corrente di sodio a rapida inattivazione, per bloccarla è sufficiente usare antagonisti dei canali del sodio come il Riluzolo (Muller et al., 2018): bloccando questa corrente la probabilità di generare un potenziale d’azione in seguito a stimolazione diminuisce rispetto alle cellule di controllo, quindi un aumento della INaP potrebbe spiegare l’ipereccitabilità nelle patologie assonali (Muller et al., 2018). Questa teoria è sostenuta dal fatto che in modelli murini SOD1 allo stadio neonatale si riscontra un aumento della trasmissione spontanea, correlata ad un aumento della INaP, e che la subunità β3 dei NaV, che influenza direttamente la INaP, è sovraespressa nei topi adulti sia nello stadio pre-sintomatico che in quello sintomatico (LoRusso et al., 2019). Analizzando i neuroni piramidali della corteccia motoria primaria di modelli murini SOD1- G93A è stato recentemente dimostrato che le variazioni di eccitabilità che avvengono nella progressione della SLA correlano con variazioni della INaP, la quale aumenta nella fase pre- sintomatica e diminuisce in quella sintomatica. Lo stesso studio ha riportato come l’aumento o la diminuzione nell’espressione del NaV 1.6 fossero direttamente correlati a variazioni della INaP. Il ruolo eccitotossico della INaP sarebbe causato dalle anormali depolarizzazioni intrinseche della cellula che, infine, determinerebbero un aumento del rilascio di glutammato. A conferma è stato riscontrato, nei neuroni dei topi pre-sintomatici, una concentrazione più elevata di Ca2+ citoplasmatico rispetto al controllo, mediato da un’iperattivazione dei recettori NMDA del glutammato (Saba et al., 2019).
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Espressione dei canali al sodio voltaggio dipendenti in un modello cellulare di sclerosi laterale amiotrofica: contributo alla patologia
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Informazioni tesi
Autore: | Daniel Faustinoni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Biotecnologie mediche |
Relatore: | Maura Francolini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 25 |
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