Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione ex art. 318 del codice penale
La metamorfosi della corruzione: da burocratico-pulviscolare a sistemico affaristica
Come si è visto, la quantificazione di un fenomeno criminale attingendo ai dati forniti dagli enti di maggiore importanza statistica, nella sua dimensione diacronica offre molteplici spunti di riflessione sulla fenomenologia corruttiva e sul suo recente percorso evolutivo.
All'esito di una sommaria analisi della fenomenologia corruttiva, di certo non è azzardato osservare come la corruzione presenti un radicamento ed una forza indiscutibili. Pur avendo subito un duro colpo per le ragioni sopra evidenziate a cavallo dei primi anni '90 grazie alla riconosciuta abnegazione dei magistrati milanesi, la corruzione permane negli anni con immutato vigore e mostra addirittura una sorprendente capacità di adeguamento ai tempi e alle evoluzioni socio-economiche più recenti.
La corruzione colpisce indistintamente ogni attività preposta alla cura dell'interesse pubblico, riverberandosi, ad esempio, sull'approvvigionamento di beni e servizi da parte della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, attraverso gli appalti pubblici, sulla scelta del personale dipendente dello Stato o degli enti pubblici attraverso i concorsi, e pervade ogni settore dalle forniture sanitarie fino ad arrivare concessione di agevolazioni finanziarie e fiscali previste dalla recente normativa emergenziale, come avvenuto nelle recenti misure per fronteggiare la crisi economica successiva alla pandemia dalla diffusione del Covid- 19.
Sempre viva ed attuale l'affermazione del dott. Piercamillo Davigo, il quale, tra sottile sarcasmo e cinica consapevolezza a proposito dei limiti del sistema repressivo vigente nei confronti di un fenomeno che aveva assunto (o aveva rivelato) proporzioni inimmaginabili, paragonò gli effetti di Tangentopoli a una sorta di «selezione naturale», che aveva visto in sostanza cadere i corruttori ed i corrotti meno abili, ma che aveva consentito al contempo un altrettanto rapido adattamento della corruzione, dove i superstiti avrebbero presto raggiunto inesplorate aree di impunità, frugando tra le maglie della nostra legislazione penale.
Il fenomeno corruttivo, all'altezza degli anni '90, sembra subire una sorta di biforcazione, una metamorfosi o se si preferisce un vero e proprio salto di qualità che investe tanto gli attori delle vicende criminali quanto il modus operandi degli stessi.
In primo luogo, le dinamiche della corruzione pre-tangentopoli care all'idea del legislatore del 1930 rispondono ad un paradigma di tipo prettamente mercantile165, che vede la corruzione ancorata all'adozione di un atto specifico, correlato alla dazione di una omma di denaro da parte del corruttore. Una corruzione che si attaglia sul frastagliato apparato burocratico in cui opera il pubblico funzionario, spesso tecnico e non di nomina politica, che compie l'attività illecita favorendo il privato attraverso l'adozione di un atto determinato, o determinabile166.
Nel primo momento di questo percorso evolutivo, le vicende corruttive vedono come protagonista il piccolo e medio appartenente all'apparato burocratico-amministrativo, ovvero un non-politico, preposto all'espletamento di pratiche diffuse e concernenti quella comunemente definita quale microburocrazia167.
Nello svolgimento di tali attività lo stesso può avvalersi di poteri autoritativi o certificativi, pur potendo incidere sull'esito dei procedimenti ammnistrativi, accelerandone l'iter istruttorio, avere accesso ad informazioni riservate o privilegiate da divulgare previo compenso o attuando veri e propri poteri di controllo sulla fase esecutiva di opere private o pubbliche, e via discorrendo168. In tale ambito, il corruttore, privato o soggetto economico, impresa o società, corrisponde il favore sotto forma di somma di denaro, o altra natura, direttamente a beneficio dell'interlocutore pubblico prestato alla compravendita dell'atto o degli atti conformi o contrari a quelli previsti per le proprie funzioni e diretto al finanziamento del solo amministratore corrotto. La dazione è spesso consistente in una somma di denaro -
c.d. tangente - pur non mancando ipotesi di favori di natura diversa.
L'accordo illecito aveva quindi per oggetto il mercimonio di uno specifico atto, o una serie di atti concatenati tra essi, la cui adozione, violando i doveri di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, avrebbe consentito un vantaggio patrimoniale reciproco, riverberatosi nella sfera giuridica del corruttore e del corrotto, a fronte dell'elargizione indebita. [...]
165 Sull'argomento, V. MANES, La «frontiera scomparsa: logica della prova e distinzione tra corruzione propria ed impropria, in G. FORNASARI, N.D. LUISI, La corruzione. Profili storici, attuali, europei e sovranazionali, Padova, 2003, pp. 235-257.
166 Sulla progressiva estensione giurisprudenziale dell'incriminazione all'atto determinabile, cfr. ex plurimis Cass., Sez. VI, n. 4108 del 17 febbraio 1996 (sull'atto appartenente al genus del novero delle competenze funzionali del pubblico agente); Cass., Sez. VI, n. 1318 del 30 settembre 1996; Cass., Sez. VI, n. 3444 del 19 novembre 1997; Cass., Sez. VI, n. 11507 del 25 giugno 1998; contra, v. infra Cass., Sez. VI, n. 9354 del 19 settembre 1997. In dottrina, M. PELISSERO, La nozione di atto d'ufficio nel delitto di corruzione tra prassi e teoria, in Dir. pen. proc., n. 8/2000, p. 1013.
167 Cfr. DALLA PORTA – VANNUCCI, Corruzione politica ed amministrazione pubblica, pag. 257-262, sugli strumenti potenziale oggetto di scambio da parte della piccola burocrazia.
168 Per un'esaustiva esemplificazione degli strumenti a disposizione del pubblico agente come potenziale oggetto di scambio, vedasi A. VANNUCCI, D. DELLA PORTA, Corruzione politica ed amministrazione pubblica. p. 257
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione ex art. 318 del codice penale
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Vittorio Rosa |
Tipo: | Laurea magistrale a ciclo unico |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi di Teramo |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Nicola Pisani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 185 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi