Convenzione OIL n. 190: violenza e molestie nel mondo del lavoro

Tra le figure istituzionali che esercitano funzioni rilevanti con riferimento al fenomeno della violenza e delle molestie nei luoghi di lavoro vi rientra anche l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, istituito con il d.lgs. 149 del 14 settembre 2015. Esso, pur essendo organicamente inserito nel Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, gode di autonomia organizzativa e contabile, e inoltre esercita tutte le funzioni ispettive attribuite al predetto Ministero, l’INPS e all’INAIL.
Ha una sede centrale a Roma e numerose articolazioni territoriali, presenti in quasi tutte le province italiane. In particolare, l’Ispettorato esercita una generale attività ispettiva, sostanzialmente tesa a verificare il rispetto della legislazione nazionale e sovranazionale in materia di lavoro, retribuzione, previdenza sociale, ivi compresa naturalmente quella riguardante la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Inoltre, ad esso sono conferite anche funzioni inerenti l’esecuzione di rilevamenti riguardanti il lavoro sommerso e fenomeni disfunzionali che confliggono con il generale obbligo di garantire un ambiente di lavoro sereno e sicuro. Nell’esercizio di tali funzioni, l’Ispettorato si coordina con le aziende sanitarie locali (ASL) e le agenzie regionali per la protezione ambientale (ARPA). Eventuali reati scoperti nell’esercizio delle attività ispettive sono immediatamente comunicati alle Procure della Repubblica. Oltre a ciò, il legislatore ha previsto l’istituzione di una struttura specializzata dell’Arma dei Carabinieri, il Comando Carabinieri della tutela del lavoro.

Nello specifico si prevede una competenza esclusiva dell’Arma in materia di lavoro, sancita con i decreti ministeriali sui comparti di specialità delle forze di polizia del 12 febbraio 1992 e del 28 aprile 2006. Così facendo, il reparto speciale “Tutela del lavoro” esercita i suoi compiti di istituto su tutto il territorio nazionale; trattasi, segnatamente, di compiti quali: vigilanza sul rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni fissati a livello legislativo, di tutela dei rapporti di lavoro e di legislazione sociale, vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sull'occupazione delle cosiddette categorie protette e infine sui rapporti di lavoro nel settore dei trasporti.