Il valore educativo del gioco nella scuola dell'infanzia

All’interno di una sezione eterogenea di 16 bambini di 3-5 anni, ho dato vita ad un piccolo progetto che si pone come obiettivo didattico generale: la conoscenza dei suoni e degli strumenti musicali, mentre come obiettivo specifico: l’allenamento acustico della bambina audiolesa.
Il progetto si è svolto in 3 momenti diversi da circa 1 ora ciascuna, nella prima lezione ho disposto i bambini in circle time per introdurre gli strumenti musicali attraverso la visione della storia digitale alla LIM. A conclusione di questo, ho interagito con domande-stimolo per testare l’attenzione, le conoscenze di base, e il coinvolgimento dei bambini. In seguito ho dato vita ad un gioco interattivo con la LIM per ri-conoscere, apprendere e ascoltare ulteriori strumenti musicali non citati nel racconto.
Nella seconda lezione sono passata all’esperienza diretta con gli strumenti, stimolando oltre alla curiosità anche il tatto, la vista e l’udito, facendo circolare tra i bambini alcuni strumenti musicali a disposizione della scuola (xilofono, tamburello, maracas, bongo) e presentandone le rispettive peculiarità. A seguire i bambini hanno eseguito un disegno libero sullo strumento preferito.
Nella terza ed ultima lezione, ho disposto i bambini in 4 gruppi e abbiamo dato vita alla realizzazione di suoni musicali con materiale di uso comune come secchi, matite, bottiglie, sabbia, bicchieri e posate. Abbiamo concluso il progetto con la drammatizzazione della storia. In questa attività ludico-didattica vi è stato un graduale passaggio da un gioco relativamente passivo ad uno decisamente più attivo che ha messo in moto i sensi, la manipolazione e il corpo, toccando l’area cognitiva, emotiva, affettivo-relazione e sociale.
Lo STORYTELLING racconta di una tromba che si era trasferita da poco in città e aveva iniziato a frequentare la sua nuova scuola. Qui aveva conosciuto tanti nuovi amici quali il pianoforte, la chitarra, il flauto, l’armonica, le gemelle maracas, il tamburello e il bongo, ma tutti erano un po' indifferenti alla sua presenza perché la ritenevano un’estranea. Cosi la tromba trascorreva molto del suo tempo da sola e quando il maestro tentava di coinvolgerla nella sinfonia che stava creando, lei s’intimidiva e stonava. Tuttavia una sera mentre la chitarra si esercitava con le maracas nell’aula prove, andò via la luce e gli strumenti dovettero accendere una candela per vedere, che sfortunatamente cadde su una delle gemelle maracas che iniziò subito ad urlare. La tromba che per caso si trovava nel corridoio, sentì le urla e la puzza di bruciato, e senza pensarci troppo, a gran voce diede immediatamente l’allarme, salvando la scuola e la vita dei suoi amici da un probabile incendio. Da quel momento i suoi amici le furono molto grati, la tromba divenne l’eroina della scuola e non aveva più paura di suonare nella sinfonia del maestro perché ora aveva tanti nuovi amici che le volevano bene.