Millénium Blues di Faïza Guène. Proposta di traduzione, analisi e commento
Processi di formazione e di applicazione dell’argot
Essendo l'argot il nostro oggetto di studio, vanno primariamente definiti i suoi processi di formazione. In aggiunta, va ricordato che:
L'argot d'hier et d'aujourd'hui consiste donc essentiellement en l'invention ou la transformation de termes lexicaux et leur introduction dans les phrases tout en conservant la grammaire et la syntaxe de la langue commune (…).
Possiamo asserire allora, che l'argot impieghi gli stessi procedimenti di formazione della lingua comune, ma che questi, vengano acutizzati nel giocare sul senso del termine. Tra i procedimenti presi in considerazione, c'è l'uso delle metafore e un esempio chiave è rappresentato da "flûtes" per indicare jambes, (traducibile con "gambe", ma appiattendo notevolmente il termine argotico).
Oltre a quello metaforico, un altro procedimento importante è quello metonimico, nel quale ci si serve di un simbolo per indicare quanto disegnato. Tutto ciò è evidente in "bleu" che sta per "policier", traducibile con "poliziotto", sempre però andando ad alzare il livello del termine. È possibile inoltre, costituire l'argot, mediante la deformazione dei termini del linguaggio corrente, servendosi della ri-suffissazione e andando perciò, ad aggiungere, sostituire o sopprimere suffissi.
Un esempio chiarificatore è il termine "parigot" che deriva da "parisien", il quale ha subito però, la sostituzione del suffisso argotico "-got". Per quanto riguarda il troncamento di una parola o di sillabe alla fine di una locuzione, possiamo prendere in esame il sostantivo "prolo", derivante da "prolétaire", che indica un "pauvre ouvrier", ovvero un "lavoratore poco remunerato". Il fenomeno che, al contrario, concerne la soppressione di sillabe all'inizio di una parola viene definito aferesi ed è riscontrabile anche nei nomi propri di persona: "Nicolas" può diventare "Colas".
Alla formazione dell'argot, contribuiscono inoltre, i prestiti linguistici da altre lingue o dai dialetti. Un esempio di prestito dalla lingua inglese è il termine "job", che fa riferimento a "emploi", ovvero "lavoro". Durante il suo primo periodo di evoluzione, l'argot si arricchiva di termini derivanti da lingue straniere, ma sicuramente in maniera meno evidente rispetto ai giorni nostri. Quello che ha contribuito all'aumento dei prestiti linguistici è stato, infatti, il fenomeno dell'immigrazione. Molti dei migranti di origini diverse, una volta arrivati in Francia, hanno occupato le cosiddette banlieue, le quali sono dei "territoires et localités qui environnent une grande ville" e hanno cominciato, durante gli anni 1980 e 1990, a sviluppare un linguaggio proprio. Stando a Goudailler, infatti, queste persone:
Parlent [...] une forme de français que certaines d'entre elles nomment «verlan», d'autres
«argot» [...]. Cette variété de français, que l'on peut désigner par «argot des cités» ou «argot de banlieue» est en réalité la manifestation contemporaine la plus importante d'une variété de français, qui [...] a perdu tout d'abord son caractère rural, […] pour devenir le mode d'expression de groupes sociaux insérés dans un processus d'urbanisation.
Riprendendo quanto accennato, di conseguenza, l'argot de banlieue sarebbe influenzato dalle lingue e dalle culture a cui appartengono i migranti come "l'arabe maghrébin, les langues de l'Afrique noir […], la langue tsigane […], ou le créole antillais. Par ailleurs, certaines expressions viennent de la culture américaine […]".
L'argot de banlieue, inoltre, avrebbe diverse caratteristiche in comune con il tradizionale: innanzitutto i contesti in cui entrambi si sono sviluppati sono molto simili. In entrambi i casi, pertanto, si hanno persone organizzate per gruppi, in spazi chiusi in sé stessi e dove tutto ciò ha favorito l'emersione di atti di delinquenza, ai quali per forza, avrebbe fatto seguito, un linguaggio con funzione criptica. Questo sarebbe stato infatti, utile a nascondere le conversazioni a coloro che non facevano parte del gruppo e avrebbe ridotto le possibilità di essere rintracciati. Una funzione ulteriore dell'argot de banlieue è quella simbolica, efficace ad aumentare la complicità tra i facenti parte dello stesso gruppo.
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Millénium Blues di Faïza Guène. Proposta di traduzione, analisi e commento
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanna Tarsi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Ilaria Vitali |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 54 |
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