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L'organizzazione e la comunicazione interna

I presupposti della comunicazione

«[…] siamo un colloquio e possiamo ascoltarci l’un l’altro».
Hölderin

Lo scambio comunicativo, come evidenziato, costituisce il perno intorno a l quale ruota e si sviluppa la vita di gruppo, un’interfaccia sempre viva di interazioni, una serie di messaggi scambiati tra individui che si sostanziano di due aspetti principali, il contenuto e la relazione, come definito da Paul Watzlawick nel suo secondo assioma della comunicazione.

L’aspetto del contenuto riguarda l’argomento, l’informazione trasmessa, il compito su cui il gruppo lavora; l’aspetto della relazione rappresenta il tono, la tipologia di comando fra i due comunicanti. Nella maggior parte delle interazioni, l’attenzione è rivolta soprattutto al contenuto, ma è la relazione che determina quanto accade fra i membri del gruppo mentre sta operando. Le organizzazioni spesso rivolgono poca importanza alla relazione anche quando può essere la principale causa di inefficace azione del gruppo, «se voi avete il tono, avete tutto».

La consapevolezza di queste dinamiche permette sia la crescita personale, sia il miglior funzionamento del gruppo stesso. Come sostiene Paul Watzlawick, l'assunto da non tralasciare è che la comunicazione non è un fenomeno unidirezionale da chi parla a chi ascolta, ma è un processo di interazione tra chi sta comunicando; ciò significa che non è solo il messaggio in sé e per sé sul quale è necessario concentrarsi, ma soprattutto sulle conseguenze che la relazione ha sui soggetti coinvolti.

La comunicazione ha un aspetto, definito da Paul Watzlawick, pragmatico in quanto influenza il comportamento, la comunicazione sia verbale che non verbale determina effetti non solo sul ricevitore, ma anche sul trasmettitore in conseguenza alla reazione del ricevitore: un soggetto reagisce all’interazione influenzando a sua volta una successiva mossa dell’altro, si influenzano a vicenda in modo circolare. In particolare bisogna considerare che «[…] non esiste qualcosa che sia un non-comportamento […] non è possibile non avere un comportamento» e, quindi, ne consegue che «non si può non comunicare», primo assioma di Watzlawick. Quindi il reagire o l’inattività, le parole o il silenzio hanno tutti valore di messaggio, di comunicazione e, dunque, provocano una certa condotta in conseguenza.

Definito il processo di comunicazione, è importante distinguere il concetto di informazione in quanto comporta la mera trasmissione di una notizia che ha carattere unidirezionale; la comunicazione, invece, implica una relazione tra quanto viene comunicato e quello che viene recepito da chi ascolta, il feedback.

Ruolo determinante acquisisce il linguaggio utilizzato, cioè un codice convenzionale interpretabile correttamente da entrambe le parti, trasmettitore e ricevente. Si tratta di una codifica verbale, che è consapevole e intenzionale o di una codifica non verbale, che è soprattutto inconsapevole e non intenzionale; rispettivamente, definita da Watzlawick, numerica perché ricorre all’utilizzo di codici assegnati arbitrariamente da una lingua come le parole e analogica, in quanto si manifesta per somiglianza, per analogia appunto, tra la comunicazione e il suo esplicito oggetto come le immagini, il tono di voce, la mimica facciale, la gestualità.

Assodato che ogni comunicazione ingloba un aspetto di contenuto e uno di relazione, questi sono complementari in ogni messaggio ed allora il primo viene trasmesso col modulo numerico, mentre il modulo analogico è predominante nella trasmissione dell’aspetto di relazione. Dunque le unità di un gruppo e i gruppi di un’organizzazione interagiscono perché inseriti in una rete di relazioni in cui l’unico elemento mediatore è il linguaggio. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'organizzazione e la comunicazione interna

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Informazioni tesi

  Autore: Paola Gnosini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze dell'amministrazione e consulenza del lavoro
  Relatore: Vincenzo Alastra
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 130

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