La persona umana e la procreazione medicalmente assistita - Problematiche bioetiche, giuridiche e sociali legate alla procreazione medicalmente assistita

Partendo dal presupposto che in bioetica il rispetto della persona è condiviso da tutti nonostante vi siano diversi modelli di riferimento, il problema viene ad emergere nel momento in cui si deve cercare di dare una definizione al concetto di persona, ed è ancora più difficile cercare di capire se l'embrione umano possa essere definito tale, attribuendogli, di conseguenza, quei diritti propri degli individui già sviluppati, tra cui quello alla vita.

In realtà si potrebbe discutere a lungo senza arrivare ad una conclusione condivisa, soprattutto perché il concetto di persona è diverso nelle varie culture.
Il comitato nazionale per la bioetica ha deciso di non dare una definizione di persona, criticando la definizione moderna secondo cui la persona è definita da proprietà e funzioni come la capacità di riflessione o di autocoscienza, considerata discriminante poiché si basa sul possesso di certe capacità che non tutti gli individui hanno.

Ha invece preferito la concezione classica che vede la persona intesa come sostanza, l'essere persona è una conseguenza del possedere una natura razionale, requisito fondamentale della natura umana.

Inoltre il Comitato appoggia la possibilità di interpretare a modo proprio questo concetto e quindi lascia che ognuno si atteggi nel modo in cui ritiene giusto, «se egli lo riconosce come un altro individuo umano, non riterrà sufficiente, per contraddire il suo atteggiamento morale, la mancanza di un criterio adeguato per riconoscergli tale statuto ontologico», ma lo tratterà come un suo pari.

Questa idea lascia una libera scelta all'individuo, che dovrebbe applicare la regola aurea della morale cioè non fare altri quello che non vorresti fosse fatto a te, soprattutto tenendo in considerazione che ognuno di noi in principio è stato un embrione e proprio per questo non possiamo non considerarlo un nostro simile e quindi adottare un atteggiamento di rispetto e di tutela nei suoi confronti.

Proprio a causa della difficoltà di elaborare una nozione vera e propria di persona, si sono venute a sviluppare due visioni, quella funzionalistico-attualistica e quella sostanzialista, che cercano di chiarire quali caratteristiche fanno sì che una persona venga considerata tale.