Outcome-based contract PPPs: un'opportunità d'investimento per sostenere l'innovazione sociale ed economica. Analisi di un caso di studio: ''Duo for a Job Social Impact Bond''
Il mercato dei SIB
Sebbene vi siano varie organizzazioni con iniziative focalizzate sulla raccolta dati all’interno del mercato degli strumenti ad impatto sociale, gli impegni in questo senso sono ancora molto frammentati e difficilmente comparabili tra i vari casi o paesi. Per i Social Impact Bond, in particolare, la difficoltà deriva dal fatto che questi sono strumenti finanziari piuttosto recenti che possono avere diversi gradi di complessità ed assumere varie forme, sia a livello contrattuale sia a livello di contenuti ed obiettivi, ma anche diverse denominazioni a seconda dell’area geografica, dell’autorità competente e dell’estensione territoriale dell’intervento. Ad oggi, non esiste una fonte che li riporti tutti in modo chiaro ed univoco, ma è possibile trovare più fonti autorevoli che descrivono più o meno sommariamente alcuni SIB, come il “Centre for Social Impact Bonds” del governo inglese o la Social Finance con il suo database che raccoglie la maggior parte dei SIB sviluppati nel mondo. In questa tesi, tuttavia, si è scelto di far riferimento alla fonte del centro di ricerca dedicato ai SIB “Government Outcomes Lab”, con sede presso la Blavatnik School of Government, Università di Oxford, il cui ruolo è quello di indagare sulle forme di collaborazione tra i governi e il settore privato per migliorare i risultati sociali.
Il panorama globale
In seguito al suo avvio nel 2010 con il primo progetto pilota del carcere di Peterborough, il SIB ha indubbiamente rappresentato una grande novità nell’ambito delle politiche pubbliche per far fronte ad una serie di problematiche sociali, come strumento che permette alle PA di godere di benefici difficilmente ottenibili facendo ricorso ad altre forme di collaborazione con il settore privato. Negli anni, l’attenzione verso il SIB è fortemente aumentata non solo da parte delle amministrazioni pubbliche, ma anche da parte delle fondazioni filantropiche, del mondo creditizio e del privato sociale, che hanno contribuito alla rapida diffusione di questi strumenti di tipo Pay for Success nel corso dell’ultima decade.
Il grafico 3.1. mostra il trend di crescita dei SIB a partire dal 2010, anno di lancio del primo progetto pilota di Peterborough, fino a dicembre del 2021 data in cui sono stati implementati circa 220 casi di Social Impact Bond (SIB) nel mondo, di cui 16 sono Development Impact Bond (DIB). Guardando ai progetti attivati nei singoli anni, si può notare come questi strumenti abbiano avuto una forte crescita con un picco nel biennio 2017-2019 per poi decrementare abbastanza drasticamente a partire dal 2020, evidentemente a causa della situazione d’emergenza COVID che sta investendo l’intero pianeta, spostando l’attenzione delle amministrazioni pubbliche verso soluzioni meno complesse dal punto di vista contrattuale e attuativo che possano dare risposte più rapide e risultati più immediati.
La maggior parte dei SIB è stata finora concepita in Europa (183 progetti), dove il Regno Unito assume un ruolo pionieristico, ma sono applicati in misura crescente anche nel resto del mondo e in alcuni paesi in via di sviluppo talvolta sotto forma di DIB nell’ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo. In Italia, invece, lo strumento oggetto di studio si trova ancora allo stato di sviluppo embrionale per varie ragioni che verranno esposte in seguito. La mappa che segue riporta la distribuzione dei SIB/DIB finora sviluppati (47 completati e circa 173 ancora in attuazione) nelle varie aree geografiche fino alla fine del 2021.
Secondo i dati forniti da Government Outcomes Lab, i SIB/DIB sono presenti in almeno 30 paesi, con un impatto sociale positivo che dovrebbe arrivare a raggiungere quasi un milione di utenti ed un investimento complessivo di circa 540 milioni di euro. Il paese maggiormente attivo su questo fronte è il Regno Unito che da solo alla fine del 2021 contava circa 88 SIB totali; l’altra area geografica fortemente interessata è l’America del Nord dove sono stati avviati circa 31 SIB, di cui 27 negli Stati Uniti. Segue il Portogallo (16 progetti), l’Australia (14 progetti) i Paesi Bassi (13 progetti). I dati dimostrano, inoltre, che a partire dal 2015 lo strumento sta coinvolgendo sempre di più anche i paesi africani, il Sud-Est asiatico, l’America Latina e il Medioriente, con più di 50 progetti totali alla fine del 2021 (cfr. tabella in appendice 3).
Va sottolineato però che il numero totale dei SIB è solo un criterio su cui giudicare i paesi leader del settore. L’elenco dei paesi, infatti, cambia a seconda dei criteri di selezione (cfr. grafico 3.3.). Ad esempio, nonostante il Regno Unito sia il paese con un maggior numero di SIB sviluppati, esso si caratterizza per la presenza di investimenti al di sotto della media globale e, da questo punto di vista, viene superato dagli Stati Uniti che, invece, hanno raccolto l’importo più elevato di capitale iniziale per progetti di SIB (circa 193 milioni di dollari). In termini di utenti del servizio, invece, i SIB indiani raggiungono oltre 300.000 beneficiari, un terzo del totale mondiale degli utenti SIB, segue il Kenya dove si prevede di raggiungere 193.000 persone solo con il progetto “In their hands”.
Quanto, invece, al raggiungimento degli obiettivi e la conseguente remunerazione degli investimenti, i dati mostrano che per i quasi 50 SIB completati su 194 contratti risultanti verso fine del 2020, gli obiettivi prefissati sono stati effettivamente raggiunti e gli investitori sono stati rimborsati in tutti i casi tranne due: il SIB americano “NYC ABLE Project for Incarcerated Youth” e quello austriaco “Austria’s impact bond for economic and social empowerment for women affected by violence” (Brookings Institution, 2020).
Per quanto riguarda le aree tematiche, i dati mostrano che, a livello globale, la maggior parte dei progetti affronta questioni sociali riguardanti la formazione e lo sviluppo della forza lavoro di quella fascia di popolazione composta da giovani che non studiano o hanno terminato gli studi ma non sono alla ricerca di un lavoro pur essendo disoccupati o inoccupati, i cosiddetti NEET, per il 29%, seguono i programmi volti al miglioramento della qualità di vita dell’infanzia e della famiglia (19%), quelli che riguardano la salute e l’assistenza sanitaria (15%), la prevenzione del fenomeno dei senzatetto (14,5%), il miglioramento dei livelli di istruzione (13%), la riduzione della recidiva penale (7%), la lotta alla povertà (1,5%) e il sostegno all’agricoltura (1%).
Tuttavia, se consideriamo il capitale investito, osservando il grafico 3.3. è possibile notare che sebbene il numero dei SIB che affrontano il problema della recidiva penale non sia particolarmente elevato, detti progetti risultano essere quelli di più grandi dimensioni e di maggiore attrattività per gli investitori. Il tema della recidiva assume maggiore rilevanza nel Nord America e in particolare negli Stati Uniti che hanno affrontato la problematica implementando 9 SIB con un investimento totale di circa 81 milioni di dollari.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Outcome-based contract PPPs: un'opportunità d'investimento per sostenere l'innovazione sociale ed economica. Analisi di un caso di studio: ''Duo for a Job Social Impact Bond''
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Informazioni tesi
Autore: | Paola Ibrahim |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze economico-aziendali |
Relatore: | Luciano Giovanni Greco |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 269 |
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