Afghanistan nelle relazioni internazionali, dal grande gioco al ritiro delle forze Nato
Joe Biden e la riconferma della decisione di ritirare i contingenti Nato dall'Afghanistan
Biden è stato eletto presidente degli Stati Uniti il 20 Gennaio 2021. Joe Biden all'inizio del 2002 durante l'amministrazione Bush aveva chiesto di mandare più uomini e risorse in Afghanistan per dare stabilità al paese ma poi come vice di Obama si era dimostrato sfiduciato su ciò che gli Stati Uniti avrebbero potuto conseguire. Biden aveva sostenuto che il conflitto in Afghanistan era locale e i talebani andavano considerati come dei nazionalisti piuttosto che come degli ideologi della jihad. Barack Obama era stato esortato da Biden a non applicare la dispendiosa strategia della controinsurrezione, perché avrebbe portato ad un' amplificazione della guerra. Biden aveva proposto un invio ridotto di militari sul campo afghano e si era dichiarato contrario alla missione dei Navy Seal per uccidere Osama Bin Laden, perché ritenuta troppo rischiosa. Quando Joe Biden fu eletto, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg gli suggerì di rivedere gli accordi e ritirare le truppe non in base ad un calendario fisso, ma verificando sul terreno il rispetto delle condizioni dell'accordo che prevedevano lo svolgimento di una trattativa di pace con il governo di Ashraf Ghani. L'amministrazione di Biden tentò esortò i talebani e il governo afghano ad accelerare i negoziati, ma nulla accadde e il 14 Aprile 2021 annunciò la sua decisione di continuare il ritiro delle truppe, fissando la data ultima del ritiro all'11 settembre 2021, data poi anticipata al 31 Agosto. Alla riunione dei ministri della difesa dei paesi della Nato, tenutasi in Giugno 2021, la Gran Bretagna e l'Italia espressero le loro perplessità sul ritiro dei contingenti internazionali, per la presenza ancora di un alto livello di violenza in Afghanistan e per la mancanza di un’ accordo tra il governo afghano e i talebani. Abbandonare il paese senza un accordo tra afghani significava il ritorno al potere in modo esclusivo dei talebani, ridimensionando i risultati di venti anni d'impegno della comunità internazionale. Joe Biden come Donald Trump, decidendo di ritirare le truppe anche in mancanza di accordo tra gli afghani, manifestò la volontà, senza condizioni, di uscire dal conflitto afghano. In Europa Tony Blair, l'ex primo ministro britannico che decise di attaccare l'Afghanistan nel 2001, ha espresso il suo sfavore per il ritiro da Kabul delle forze di coalizione. L'ex premier ha sostenuto che l'Europa e la Nato si devono svincolare dalle scelte degli Stati Uniti, per attuare una loro politica estera di lungo termine, poiché è evidente che gli Stati Uniti non intendono più impegnarsi molto a livello militare, mentre potrebbe essere necessario, perchè la minaccia di attacchi terroristici non è scomparsa. Joe Biden ha spiegato le motivazioni della sua scelta politica, dichiarando che dal suo punto di vista gli Americani hanno già fatto ciò che dovevano fare in Afghanistan, ossia catturare i terroristi e Osama Bin Laden.
La missione degli Stati Uniti in Afghanistan non avrebbe mai dovuto essere: “costruire una nazione o “creare una democrazia”. Per Joe Biden oggi la minaccie terroristiche più pericolose non sono in Afghanistan, ma nella penisola arabica, in Somalia, in Siria e in Iraq dove Al Qaeda sta tentando di costruire un califfato. Per il Presidente degli Stati Uniti in carica, si può condurre un efficace controterrorismo in Afghanistan e negli altri paesi senza l'utilizzo di forze militari permanenti e le truppe americane non possono e non devono combattere e morire in una guerra che le forze afghane non sono disposte a combattere da sole. Per la Casa Bianca ora è il popolo Afghano che deve costruirsi il suo futuro ed è stato un errore per gli Stati Uniti rimanere a combattere indefinitamente in un conflitto che non è nell'interesse nazionale degli Stati Uniti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Afghanistan nelle relazioni internazionali, dal grande gioco al ritiro delle forze Nato
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Maria Caterina Marchesano |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università Telematica "Universitas Mercatorum" |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni Internazionali per lo Sviluppo Economico |
Relatore: | Domenico Fracchiolla |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 139 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi