Analisi dell'evoluzione della Lega (Nord): dal Senatùr al Capitano

Come ormai ampiamente esposto in questo scritto, la Lega di Matteo Salvini si differenzia molto rispetto al passato.
Viene qui affrontata l'analisi del programma politico realizzato dalla Lega nel 2018, il quale risulta essere quello più recente condiviso dal partito in quanto, per le elezioni europee del 2019, non ne sono stati proposti.

La figura 3 rappresenta la salienza dei diversi settori di policy per l'anno considerato.
Per la prima volta dal 1994, il settore sicurezza e immigrazione risulta essere quello più saliente per la Lega. L'ambito in questione comprende 261 quasi sentences su 1295, pari al 20,15%. Di queste 296, 146 rientrano nel codice 605.1, legge e ordine: positivo, il quale è applicato a tutte quelle affermazioni definite «Favourable mentions of strict law enforcement, and tougher actions against domestic crime» (CMP, Manifesto coding instructions, 24) riferibili, per esempio, a tutte quelle proposte volte a rafforzare il supporto e le risorse per i corpi di Polizia, nonché relative alla sicurezza interna della nazione. 75 unità lessicali riguardano, invece, messaggi negativi nei confronti degli immigrati e del multiculturalismo, 63 sono codificate come messaggi favorevoli al nazionalismo e 12 come menzioni positive rispetto alla tradizione. Per ora, visto che la questione sarà trattata a breve, ci interessa sapere solo che 225 di queste affermazioni rientrano in quei codici che contribuiscono a posizionare il partito nell'asse destra-sinistra, a destra, mentre i restanti 36 non svolgono un'azione di discrimine per quanto riguarda questa dimensione.

Le politiche economiche ricoprono, con 230 unità corrispondenti al 17,76% sul totale, il secondo settore più rilevante per la Lega nel 2018. Le priorità del partito rientrano, per lo più, nel codice 411 (67 messaggi, 5,17%) e sono quindi focalizzate sulla modernizzazione dell'industria e dei metodi di trasporto e comunicazione. Si parla, in particolare per il Sud, della costruzione di infrastrutture, manutenzione del territorio e reindustrializzazione, nonché di generali rinnovamenti dei processi produttivi delle imprese italiane e delle autostrade. È da riportare che il 2018 è il primo anno in cui il Sud del Paese non viene posto in contrapposizione al Nord né descritto con aggettivi dispregiativi. Qui la questione è inquadrata in un'ottica di necessità di investimenti ed innovazione e, quindi, riallineamento economico con il Nord. Proseguendo, vengono proposte diverse misure di regolazione del mercato (55 messaggi, 4,25%), e incentivi e tutele per le piccole e medie imprese (46 messaggi, 3,55%) in contrapposizione alle multinazionali, con lo scopo di invertire il processo di delocalizzazione.

Il settore welfare e istruzione ricopre il 15,29% delle quasi sentences del programma politico in questione. Sono molte le proposte codificabili come 'Welfare State Expansion' ovvero, pensioni, prestazioni economiche a favore delle donne (opzione donna), edilizia popolare, misure a sostegno delle famiglie con disabili etc; la questione, con 63 messaggi, ricopre il 5,33% delle quasi sentences. [...]