Variazioni trofiche, comportamentali e riproduttive su scala stagionale nelle colonie di Pygoscelis papua e Spheniscus magellanicus (Spheniscidae) ospitate presso l’Acquario di Genova
Il pinguino Papua (Pygoscelis papua)
Il pinguino Papua è un Pigoscelide di dimensioni maggiori rispetto al pinguino di Magellano e con caratteristiche differenti; è lungo dai 51 ai 90 centimetri e pesa tra i 5 e gli 8 kg. Come tutti i pinguini, ha il dorso nero e il ventre bianco. Il becco è dal rosso al giallo-arancione. Sopra l'occhio ha una caratteristica macchia bianca. La specie non ha alcun dimorfismo sessuale. Nel pinguino adulto (figura 20), il ventre è di colore bianco mentre il dorso è di colore nero uniforme. Le zampe palmate sono di colore arancione-giallo anch’esse, dotate di artigli per arrampicarsi sulle rocce e sul terreno. Del genere Pygoscelis fanno parte altre due specie: Pygoscelis adeliae (Hombron e Jacquinot, 1841) e Pygoscelis antarticus (Forster, 1781).
Il pulcino del pinguino Papua ha un piumaggio grigio chiaro non ancora impermeabile; la colorazione nera del dorso comparirà con la prima muta, che sarà completata a circa due mesi dalla nascita. Il becco invece appare già di un debole arancione-giallino.
Nel giro di circa 60 giorni il pulcino passa alla categoria “giovanili”. Il giovane pinguino Papua perde il piumino grigio e mette il piumaggio impermeabile e idrodinamico adatto alla vita acquatica.
Distribuzione
Il pinguino Papua si trova maggiormente diffuso nella regione circumpolare antartica, con un areale che si estende in latitudine dalla Penisola Antartica (65°16'S) alle Isole Crozet (46°00'S). Le tre maggiori colonie, che comprendono l'80% della popolazione globale, si trovano sulle Isole Falkland, nella Georgia del Sud e Isole Sandwich Meridionali e nella Penisola Antartica (incluse le isole Shetland Meridionali). Solo il 13% circa di tutti i pinguini Papua vive a sud della banchisa antartica mentre il principale areale di distribuzione su cui si può destare maggiore attenzione è quello delle Isole Falkland. Le Isole Falkland supportano una percentuale significativa della popolazione mondiale di pinguini Papua (Pistorius et al. 2010). Queste isole si trovano a circa 600 km a est del continente sudamericano, nell'Oceano Atlantico sud-occidentale tra 51 ° S e 53 ° S e 57 ° W e 62 ° O.
Secondo uno studio condotto da Baylis et al. (2013), la popolazione globale di pinguini Papua è stimata all'incirca in 317000 coppie riproduttive, due terzi delle quali si riproducono sulle isole sub antartiche comprese le Isole Falkland (Woehler 1993, Ellis et al. 1998). Il resto della popolazione è confinato nella Penisola Antartica e nelle isole associate (Woehler 1993). Dal 1990, sono stati intrapresi dei monitoraggi annuali per conteggiare le colonie riproduttive e valutarne il successo riproduttivo (Fig.25).
La deposizione delle uova è altamente sincrona (Williams 1990) e di solito viene completata entro la fine di ottobre nelle Isole Falkland (Otley et al. 2005). I conteggi effettuati sui nidi occupati sono stati svolti da due osservatori; nei casi di colonie di grandi dimensioni sono state fotografate da punti panoramici e le coppie riproduttive sono state successivamente contate dalle fotografie digitali. Il monitoraggio annuale delle colonie riproduttive ha seguito gli stessi metodi dal 1995 al 2010. Un totale di 126.367 ± 1995 coppie riproduttive sono state contate in 79 colonie nel censimento del 2010; l'aumento minimo tra le colonie in studio monitorate annualmente è stato del 32% tra il 2005 e il 2010. Le colonie di studio monitorate annualmente rappresentavano il 20% del numero totale di pinguini Papua nidificanti nelle Isole Falkland nel 2010. Il numero di coppie riproduttive contate nelle colonie di studio monitorate annualmente era molto variabile tra alcuni anni (Fig.26).
Sulla base del censimento nell'arcipelago del 2010, la popolazione mondiale sarebbe di circa 384.000 coppie riproduttive. Tuttavia, i risultati delle colonie monitorate annualmente hanno anche rivelato grandi fluttuazioni interannuali nel numero di coppie riproduttive, come è evidente in molte altre colonie riproduttive di pinguini Papua in diverse località (Croxall et al.1988, Croxall & Williams 1991, Woehler & Croxall 1997, Trathan et al. 2006). Sono stati proposti numerosi fattori per spiegare la variabilità temporale del numero di pinguini Papua che si riproducono nelle Isole Falkland. Questi fattori includono studi relativi soprattutto al conteggio delle uova, alla competizione con la pesca commerciale e alle malattie (cioè i fattori che influenzano la sopravvivenza) (Woods 1997, Bingham 1998, Pütz et al. 2001). Il calo del numero di coppie riproduttive tra il 2000 e il 2005 è stato attribuito alla mortalità degli adulti associata a un evento dannoso di fioritura algale nel 2002 (Pistorius et al. 2010).
La penisola antartica occidentale (AMP) sta vivendo un marcato impatto ambientale, guidato da un rapido riscaldamento climatico e conseguente scioglimento dei ghiacciai (Kerr et al.2018 e Turner et al. 2016 ). Questa variabilità impatta, direttamente o indirettamente, sulla popolazione di pinguini Papua. (Fraser et al. 1992 , 2013 ; Forcada et al. 2006; Hinke et al. 2007 , 2012 ; Trathan et al. 2007; Trivelpiece et al. 2011 ; Lynch et al. 2012a; Juáres et al. 2015). Tuttavia, le popolazioni di Pygoscelis papua sono rimaste stabili o aumentate in abbondanza in tutta l'AMP. (Carlini et al. 2009 ; Lynch et al.2012a ; González Zevallos et al. 2013 ; Korczak-Abshire et al.2013; Casano vas et al. 2015; Dunn et al. 2016; Braun et al. 2017; Hinke et al. 2017).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Variazioni trofiche, comportamentali e riproduttive su scala stagionale nelle colonie di Pygoscelis papua e Spheniscus magellanicus (Spheniscidae) ospitate presso l’Acquario di Genova
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Scala |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Biologia ed Ecologia Marina |
Corso: | Biologia |
Relatore: | Guido Gnone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 68 |
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