I limiti della libertà: l'abolizionismo inglese tra storia e letteratura
Messaggi di uguaglianza e immagini di sofferenza
And all must love the human form, In heathen, turk or jew,
Where Mercy, Love & Pity dwell, There God is dwelling too.
L'ultima strofa qui riportata di The Divine Image, poesia appartenente alla raccolta Songs of Innocence del 1789, pone al centro dell'attenzione la questione dell'uguaglianza tra gli esseri umani. Per lo scrittore non ha importanza la provenienza o la religione perché al cospetto di Dio non esiste differenza tra gli uomini, i quali presentano tutti caratteristiche e virtù assimilabili a quelle divine.
Risulta quindi quasi scontato affermare che egli abbracciò la causa abolizionista, cercando – come gli altri intellettuali radicali dell'epoca – di agire attraverso la letteratura e le arti visive. Come ricorda Erdman nel suo lavoro, il componimento intitolato The Little Black Boy – contenuto nella stessa raccolta di The Divine Image – esprime un precoce messaggio antischiavista: "The Society for the Abolition of the Slave Trade was formed in 1787, and Blake's Little Black Boy coincided with the early phase of a campaign in which several artists and writers were enlisted". L'autore tenta di smuovere e far riflettere i lettori tramite la voce di un bambino di colore il cui destino è quello di essere reso schiavo.
Ancor più che in The Negro Boy's Tale, che la Opie scriverà dopo qualche anno rispetto alla raccolta blakeiana, un ruolo fondamentale è attribuito alla figura materna. Le prime due strofe si aprono infatti con le parole "My mother" e con il ricordo dell'affetto e dell'educazione ricevuti dalla donna:
My mother bore me in the southern wild,
And I am black, but O! my soul is white;
White as an angel is the English child:
But I am black as if bereav'd of light.
My mother taught me underneath a tree
And sitting down before the heat of day,
She took me on her lap and kissed me,
And pointing to the east began to say.
La purezza dell'infanzia e del paesaggio naturale africano è posta in contrapposizione alle brutalità che lo schiavo dovrà affrontare da adulto nel mondo occidentale, alle quali fa riferimento il racconto materno. Nonostante il fallimento del genere umano, la speranza della donna è riposta nel sentimento di amore della figura divina: l'amore incondizionato di un genitore per ognuno dei suoi figli.
Il confronto tra un bambino bianco e il protagonista di colore rimanda all'opposizione tra la luce e il buio. Ciò che davvero conta non è però il colore della pelle, bensì l'umanità. Il desiderio di essere considerato in vita pari al bianco "English Child" è vano; solo dopo la morte, nel momento del ricongiungimento con Dio, i due potranno essere liberi da qualsiasi pregiudizio e imposizione innanzi agli occhi del Padre:
Thus did my mother say and kissed me,
And thus I say to little English boy.
When I from black and he from white cloud free,
And round the tent of God like lambs we joy:
Ill shade him from the heat till he can bear,
To lean in joy upon our fathers knee.
And then I'll stand and stroke his silver hair,
And be like him and he will then love me.
Il messaggio è lo stesso di The Divine Image, il bisogno dell'uguaglianza tra gli uomini, un'uguaglianza che ai tempi di Blake non era riconosciuta completamente neanche dagli stessi abolizionisti, i quali non avrebbero mai considerato uno schiavo al pari di un inglese.
L'opera riproduce la sofferenza di chi era privato della libertà senza aver commesso alcun crimine, se non quello di essere nato in una terra lontana dal suolo britannico e dai limiti della mentalità colonialista che lo dominavano.
Proprio la sofferenza e il tormento fisico e interiore dell'uomo furono le sensazioni maggiormente raffigurate da Blake e gli permisero di esternare in maniera efficace gli ideali di una mente creativa e ribelle.
In particolare, ciò accadde più nell'ambito artistico che in quello letterario. La campagna abolizionista si servì infatti dei materiali che mostravano chiaramente la realtà della vita degli schiavi, così "Blake's knowledge of the cruelties of slavery came to him doubtless through many sources, but one source was particularly impressive and, literally, graphic".
Egli apprese da tali testimonianze e agì allo stesso modo: l'espressività delle miniature e delle rappresentazioni da lui realizzate raggiunse e toccò profondamente il suo pubblico. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
I limiti della libertà: l'abolizionismo inglese tra storia e letteratura
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Informazioni tesi
Autore: | Marilena Verrengia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Carlotta Farese |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 51 |
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