L'evoluzione dell'assetto socio-politico di Hong Kong: un'analisi attraverso la Rivoluzione degli ombrelli e le relative implicazioni spaziali

Hong Kong, anche se a metà ottocento era un'isola abitata da pochissime persone, negli anni successivi ha conosciuto una crescita demografica e territoriale; il suo paesaggio quindi si è modificato durante questo processo. Poiché, secondo i geografi, anch'esso è un elemento importante d'identità territoriale, sembra opportuno introdurre il concetto di paesaggio. Questo viene chiarito da Vallega (2003:224), il quale si rifà al pensiero di Heidegger, affermando che «il paesaggio costituisce la rappresentazione dello spazio esistenziale dell'individuo in cui i luoghi [...] si ammantano di valori, ci presentano narrazioni e ci aprono finestre emotive attraverso le quali costruiamo visioni del mondo».
Il paesaggio è ricco di simboli, che possiedono un determinato significato per gli individui, e questo emerge anche dal sondaggio, in quanto si è visto come il legame per la Grande Muraglia – una delle icone culturali più antiche della Cina - sia rimasto forte nel tempo. Secondo Vallega (2003:228), il paesaggio costituisce un campo ottimale nella riflessione sul rapporto tra realtà territoriale e il simbolo a cui esso si lega. Vari studiosi, fra cui Lehmann e Andreotti (Vallega 2003), distinguono tra paesaggio geografico e paesaggio culturale. Quest'ultimo è, citando Andreotti (Andreotti 2002:119 cit. in Vallega 2003:243), «un paesaggio geografico, ma osservato e studiato da un punto di vista consapevole della centralità della cultura». Il paesaggio quindi assume il nome di paesaggio culturale, in quanto in esso «sorge con-senso (consenso) tra soggetto e luogo: un cum-sentire» (Vallega 2003:243).
Non solo i monumenti rappresentano una nazione o una città, ma prendendo in considerazione ciò che Tuan (2001) afferma, i centri urbani di importanza politica e religiosa - nel medioevo e durante il rinascimento - erano racchiusi da mura con enormi porte di ingresso. Esse, oltre che proteggere la città da attacchi esterni, erano un simbolo di potere del regnante, e servivano per impressionare i visitatori. Lo spazio quindi viene interpretato dall'uomo: ogni città aveva un'entrata e un'uscita, e Tuan (2001) prosegue dicendo che, anche se le città attuali non hanno più queste porte di entrata e uscita, possiamo immaginarle nel flusso prodotto dal traffico urbano. L'idea di spazio è collegata a quella di luogo e, come evidenzia Tuan (2001:73), «quando lo spazio diventa a noi familiare, diventa un posto».
Il ritorno di Hong Kong alla madrepatria implica concetti che hanno radice nel senso di identità della popolazione. Dopo essere stata colonia inglese per oltre cento anni, il ritorno alla madrepatria ha portato all'emergere di un senso di identità che, stando ai sondaggi, è cambiato nel tempo.
Questo può essere interpretato riprendendo quanto asserisce Raffestin (2003:5) «l'identità si costruisce, decostruisce e si ricostruisce […] attraverso il tempo» considerando che «non vi è un'identità, ma un susseguirsi di identità». Ed è proprio sul concetto di identità che Fung (2004) concentra il suo scritto, facendo notare che le identità locali si adattano in seguito a un attacco da parte di forze esterne, riuscendo così a sopravvivere. Guardando la storia della colonia di Hong Kong, Fung (2004:401), afferma che il distacco dalla madrepatria ha portato alla nascita di una identità locale della colonia. D'altronde Raffestin (2003:10), fa notare come «all'origine di ogni cultura si nasconde una relazione fondatrice».
Ma è bene distinguere tra identità del luogo e identità di luogo. L'identità del luogo è descritta
«sulla base delle rappresentazioni o immagini più condivise a livello di gruppi e comunità, relative al luogo in questione» mentre l'identità di luogo «quella parte dell'identità personale che deriva dall'abitare in specifici luoghi» (Bonnes et. al., 2009 cit. in Banini 2013:11).
In Proshansky-Fabian-Kaminoff (1983:59), la place-identity viene definita come: «a sub- structure of the self-identity of the person consisting of […] cognitions about the physical world in which the individual lives». Per cognitions si intende «memories, ideas, feelings, attitudes, values, preferences, meanings, and conception of behaviour and experience which relate to the variety and complexity of physical settings that define the day-to-day existence of every human begin».
Il concetto di identità può essere visto come un percorso che coinvolge sia l'identità che il territorio, infatti: «il concetto esprime innanzitutto un rapporto: quello tra soggetto e oggetto, tra uomo e ambiente, tra sfera privata e collettiva di un sentimento di appartenenza, tra dimensione reale di uno spazio definito/delimitato e capacità/volontà di riconoscersi in esso» (Grillotti di Giacomo 2009:42 cit. in Banini 2013). [...]