Rieducazione Funzionale di Caviglia: il ruolo delle superfici instabili e del taping elastico
Eziologia dei principali eventi traumatici
I principali eventi traumatici che coinvolgono la caviglia riguardano, in primo luogo, una delle tre articolazioni che la compongono, l'articolazione tibio-tarsica. Questa, notevolmente sollecitata nel mondo dello sport, soprattutto negli sport dove avvengono repentini cambi di direzione, viene considerata come il fulcro del movimento dell'intera capsula articolare. Pertanto, un eventuale infortunio a questa articolazione, creerebbe uno scompenso meccanico che si andrebbe a ripercuotere sul resto della struttura, limitando o inibendo i movimenti permessi dalle altre articolazioni (quali adduzione, abduzione, pronazione e supinazione). I traumi distorsivi della tibiotarsica, con interessamento legamentoso, sono la più frequente patologia traumatica che s'incontra in ambito ortopedico (studio delle patologie dell'apparato locomotore). L'eziopatogenesi dei traumi della caviglia si concentra attorno a tre casistiche ben definite: i traumi causati da inversione (85% dei casi), i traumi causati da eversione (15%) e i traumi causati da estensione e rotazione esterna forzata (5%).
Dato che l'inversione e l'eversione sono movimenti combinati propri della caviglia, è bene specificare che i traumi causati da questi due movimenti si verificano quando l'ampiezza dell'escursione articolare supera quella fisiologica. Tra i fattori più importanti che predispongono la caviglia a questo tipo di eventi evidenziamo: un appoggio non corretto del piede (che poggia eccessivamente sul comparto mediale o laterale), l'instabilità derivante da un precedente trauma (nella maggior parte dei casi, la distorsione) e i traumi da contrasto (come nel calcio, pallacanestro..). Nel caso dell'inversione, il ROM articolare è di circa 52˚ mentre nel caso dell'eversione, si raggiungono i 25˚-30˚. Quando il movimento supera queste ampiezze, si parla di inversione ed eversione forzata e il trauma che ne consegue può portare a lesioni legamentose, oltre a quelle capsulari. Durante l'inversione, i legamenti deltoidei svolgono il ruolo di limitare l'escursione articolare, mentre quelli laterali si stirano (si allungano). Viceversa avviene durante l'eversione, ovvero i legamenti laterali svolgono la funzione limitante, mentre quelli deltoidei si stirano. Nel caso che il movimento prosegua e diventi eccessivo, i legamenti sottoposti a stiramento possono piano piano sfilacciarsi e andare incontro a lesione. Generalmente, come indicano le percentuali, sono più frequenti i traumi da inversione rispetto a quelli da eversione: la motivazione di ciò, si può ricercare nella tendenza fisiologica della caviglia di ruotare verso l'interno durante i movimenti complessi degli arti inferiori (come la marcia o corsa), di conseguenza i legamenti più sottoposti a "stress" sono quelli laterali, i quali, oltretutto, sono numericamente inferiori a quelli deltoidei e meno robusti. Per quanto riguarda la terza casistica (traumi da estensione e rotazione esterna forzata), la ridotta percentuale ci permette di intuire che solo un movimento estremamente estraneo possa causare danni all'articolazione (nella maggior parte, sono i traumi da contrasto che li provocano). [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Rieducazione Funzionale di Caviglia: il ruolo delle superfici instabili e del taping elastico
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Matteo Mazzega |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze delle attività motorie e sportive |
Relatore: | Guido Belli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 33 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi