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Studio e applicazione del protocollo di anonimizzazione DORP usando un emulatore di rete.

Sistemi di anonimizzazione

Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi strumenti, catalogati come sistemi PET – Privacy Enhancing Technologies – che, utilizzando un insieme di tecniche introdotte nelle precedenti sezioni in congiunzione a tecniche crittografiche, consentono di ottenere un certo grado di anonimato in rete. Le tecnologie PET vengono attivamente utilizzate durante le transazioni finanziarie, nella gestione dei dati sanitari e in tutti quei casi una terza parte da intermediario tra due o più aziende. Rientrano in questa categoria le Virtual Private Network – VPN, la Darknet, i Crowds, i Server Proxy e le MIX Network. Nel contesto di un comunicazioni che avvengono attraverso la rete si fa distinzione tra i sistemi ad alta latenza e sistemi a bassa latenza. Durante uno scambio di dati i sistemi ad alta latenza raggruppano i pacchetti senza eseguire un riordino, inoltrandoli direttamente e sono in grado di tollerare ritardi di molte ore - questa peculiarità rende questi sistemi adatti per essere utilizzati in applicazioni interattive come ad esempio le email. Appartengono a questa categoria le MIX Network. Questi sistemi sono generalmente vulnerabili contro strategie offensive basate su analisi statistiche di tempi e volumi. I sistemi a bassa latenza sono, invece, sistemi che lavorano in real-time e quindi offrono un livello di comunicazione migliore. In una comunicazione su Internet i dati attraversano vari livelli dello stack protocollare prima di essere effettivamente spediti. Pertanto la protezione dei dati deve essere garantita ad ogni livello. I sistemi PET devono essere visti come strumenti complementari ai sistemi con cui devono interfacciarsi e collaborare per fornire una solida forma di protezione della privacy. Il diritto è, prima di tutto, lo strumento a cui gli strumenti PET devono riferirsi, incorporando i principi giuridici nelle specifiche tecniche [6]. I sistemi PET possono venire classificati attraverso sette punti principali:

1. Limitazione nella raccolta dei dati personali – Nella collezione di dati che compone lo schema del dataset i dati devono essere aggiunti solo se strettamente necessario e questa operazione è giustificata dalle richieste del sistema;

2. Identificazione, autenticazione, autorizzazione – È necessario che venga definito un sistema di autorizzazione, ad esempio creando in primo luogo i profili funzionali del sistema con i quali il sistema informativo accede alle funzioni organizzative del relativo profilo. Quindi viene assegnata un'identità univoca per ogni processo interno, che potrà essere assegnata a un'utenza. Infine l'identità può venire assegnata a un profilo funzionale. Questo consente all'utente di utilizzare una risorsa senza che questo abbia accesso direttamente ai tutti i dati;

3. Tecniche standard utilizzate per la protezione della privacy – Cioè tutte le tecniche atte a non rivelare l'identità del soggetto di interesse;

4. Pseudo-identità – Questa deve poter essere creata in modo che sia la stessa su ciascuno dei sistemi informativi d'origine e di conseguenza salvaguardare la lincabilità;

5. Crittografia – Nel trasferimento dei dati possono essere considerati servizi centralizzati di gestione delle chiavi PKI, per garantire autenticazione, integrità e riservatezza dei messaggi. Vanno inoltre presi in considerazione i sistemi di archiviazione, d'accesso, di divulgazione e trasferimento dei dati per i quali necessariamente occorre operare al finedi ridurre la mole di dati da trattare, senza peraltro compromettere l'informazione che questi trasportano. L'uso della crittografia contribuisce a che questa esigenza venga ottemperata;

6. Biometria – L'autenticazione del soggetto avviene senza alcun ragionevole dubbio attraverso valori biometrici. In questa situazione i dati costituenti il dataset devono essere memorizzati localmente e non attraverso sistemi centralizzati;

7. Capacità di audit – Al fine di potere eseguire analisi future viene definito un meccanismo che registra automaticamente tutte le attività eseguite all'interno del sistema. [...]

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Studio e applicazione del protocollo di anonimizzazione DORP usando un emulatore di rete.

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Informazioni tesi

  Autore: Salvatore Civiletti
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2019-20
  Università: Università Telematica "E-Campus"
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: INGEGNERIA INFORMATICA E DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
  Relatore: Riccardo Pecori
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 105

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