Soffocati dal lavoro. Le trasformazioni del lavoro nell'era Covid-19

Come scrive il sociologo italiano De Masi a tal proposito "Seppur il nostro mondo non sia uno dei migliori possibili, tuttavia la vita media nei Paesi avanzati è raddoppiata in soli tre generazioni" (D. De Masi, 2018a). Or dunque, ad avvalorare un cambiamento della società post-industriale altro non è stato che l'avvento della globalizzazione, sommata ad alcune variabili socio-demografiche tra cui: il progresso scientifico, la scolarizzazione di massa, e l'avvento delle tecnologie. Ne deriva che questo cambiamento si è cominciato a verificare a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, definito dallo stesso "Quel detonatore di questo enorme composto di elementi esplosivi" (D. De Masi, 2018b): Proprio in quel momento storico, la ricerca comincia ad avere un riscontro pratico, e soprattutto si comincia ad affermare il lavoro in équipe, funzionale a dare significato alla figura del ricercatore, come scrive il sociologo americano Daniel Bell; invece la sociologa ungherese Zsuzsa Hegedus affronta del fatto che la globalizzazione si cominciò ad avere con l'avvento dello sbarco in Normandia e la scoperta del DNA ad opera di Francis Crick e James Watson mediante la messa in atto del loro modello a "doppia elica sul DNA", che cerca di rivoluzionare il modo di approcciarsi alla biologia, con la possibilità di dar luogo a nuove forme di vita. Tuttavia resta il fatto che questo processo è definito per l'appunto globalizzazione, "Per tutti, comunque, significa l'ineluttabile destino del mondo, un processo irreversibile, e che, inoltre, ci coinvolge tutti alla stessa misura e allo stesso modo" (Z.Bauman, 2007).

Tra i massimi studiosi di tale fenomeno è Zygmunt Bauman, il quale parla di nove evoluzioni di tale processo a seconda delle epoche storiche:
• Il processo di esplorazione avvenuto ad opera di grandi esploratori come: Ulisse, Marco Polo, Magellano, Armstrong, i quali hanno valicato altri mondi, terre, pianeti al di là del territorio patto formato dalla terra tenendo conto: dei mezzi, della disponibilità, del tempo e possibilità dettate dall'organizzazione spazio-temporale;
• Lo scambio di merci dettato dal fatto che alcune civiltà come: I Greci, Latini, Veneziani, Popoli Mesopotamici cominciano ad estendere il loro dominio nel mondo con l'intento di vendere ed acquistare alcuni prodotti, tra cui gli schiavi;
• La conquista di popoli limitrofi: Tale esempio storico ci viene fornito da Ciro il Grande con l'Invincibile Armata o mediante Carlo V, i cui conquistatori miravano a non annientarli, ma per mutuare da loro: le tecniche di navigazione, gli usi ed i costumi, i prodotti e soprattutto rendere fruttuose di esperienze le proprie terre;
• L'imposizione del proprio mercato: Si pensi al consumo di Netflix all'interno del mondo per rendere significativo l'accesso a canali e/o serie televisive non presenti sulle piattaforme consuete, lo sfruttamento da parte della The Coca Cola Company dei terreni africani, la vendita spasmodica delle piattaforme Intel, Microsoft ed Apple in tutto il mondo;
• La velocità di utilizzo dei capitali al fine di imporre la propria economia all'interno di un determinato Stato a discapito di quella locale: Si pensi ai sistemi di criptovalute, all'utilizzo della moneta elettronica, e soprattutto all'investimento dei capitali per attuare fenomeni di concorrenza;
• La presenza marcata delle multinazionali che trovano fondamento in paesi del cosiddetto "Terzo mondo" il loro acchito per la costruzione di prodotti a basso costo, ma liberamente commerciati secondo le politiche locali a prezzi differenti. Tra queste imprese annoveriamo: L'Adidas, La Nike, l'Apple;
• La circolazione di idee: L'attuazione di un progetto di cambiamento che sia funzionale a modificare gli aspetti fisico-locali degli individui al fine di modificare l'accesso a determinati servizi: Si pensi al fatto che nel vocabolario italiano siano entrate a far parte nuovi termini che attengono ai linguaggi: economici, manageriali, politici, pur creando astio tra i difensori della lingua locale;
• La creazione di partnership a livello locale e geoclocale al fine di rendere significativo sia i rapporti tra i territori, anche per creare reti di cooperazione al miglioramento della vita degli individui;
• La velocità delle informazioni e la liquidità delle relazioni con l'avvento della tecnologia e dei mass media per rendere fruibili e volatili le informazioni, rendendo labili le relazioni e soprattutto tutti i prodotti dal cibo, alla moda, tecnologia prodotto di consumo, fino a farli assurgere come beni di reale consumo.

Per racchiudere quanto appena esplicitato, Bauman affronta di globalizzazione psicologica il fatto che tutti i prodotti di largo spicco: il cibo, gli abiti, i mezzi di comunicazione influenzino positivamente o negativamente la vita dell'essere umano, tanto da far diventare queste funzioni non solo di uso comune, anche "Una guerra assillante fra concorrenti più scaltri, ubiqui e numerosi con la probabilità crescente di perdere la posta in gioco" (Z. Bauman, 2007b). Per l'appunto, proprio questa suddivisione tra quelli che possono accedere ai beni consumistici, a discapito di quelli che ne sono stati deprivati è evidente il rimarco sociale tra: il primo, secondo, terzo mondo, che il sociologo americano Wallenstein aveva ben interpetrato tra il centro, la periferia e semiperiferia. Pertanto, ritornando all'impatto che la tecnologia detiene sul contesto quotidiano altro non si può che parlare attraverso alcuni termini specifici:
• Chip
• Computer
• Network [...]