Le tre "età" di Francis Poulenc

Nessun'altra capitale europea visse, come Parigi, il fermento culturale dei primi anni del 900'. Francis Poulenc nacque proprio al centro di questo terremoto che tentava di abbandonare per sempre il secolo appena trascorso in favore di nuovi stimoli.
In questa prima fase della sua vita, entrò in contatto con Darius Milhaud, Arthur Honegger, Germaine Tailleferre, George Auric e Louis Durey. Assieme, formarono quello che poi verrà chiamato Les Six, circolo musicale sorto spontaneamente a Parigi nel 1920, che assume un'importanza nel corso della storia della musica del 900 in quanto frutto della collaborazione di musicisti provenienti dai più disparati contesti musicali che si discostarono dalle tendenze di quel momento (Impressionismo debussysmo, wagnerismo). L'intento è quello di dare luce a una nuova musica, con un pizzico di nazionalismo francese, nel nome di un ritorno alla semplicità e un richiamo alla quotidianità. Non a caso le influenze maggiori dei lavori di questi musicisti saranno le sonorità del music-hall, la musica e le suggestioni del circo, la musica afro-americana, quella popolare europea ed infine i balletti russi. Nel 1913 Poulenc aveva assistito anche a una importante prima esecuzione: quella de Le sacre du printemps di Igor Stravinskij, compositore di cui sarà assiduo seguace e che influenzerà per sempre la sua musica e le sue idee, soprattutto in questa prima fase compositiva.
Proprio come il musicista russo, inoltre, Poulenc ha una spiccata predilezione per i legni. A proposito di una sua composizione giovanile, la Sonate pour deux clarinettes, dichiarò al critico musicale Claude Rostand: «Ho sempre adorato gli strumenti a fiato, che preferisco agli archi, e questo, naturalmente, indipendentemente dall'epoca. Sicuramente l’Histoire du soldat e i pezzi per clarinetto di Stravinskij hanno sviluppato in me questo gusto, ma ce l'avevo già da bambino».
E proprio questa breve sonata giovanile è l'esempio che meglio incarna la sua ispirazione verso le sonorità dure, decise, con quella ricchezza di suoni percussivi riconducibili allo stimato musicista russo.