L'evoluzione normativa del diritto penale tributario

L’evasione fiscale può però essere guardata anche da un’altra prospettiva (più critica), quella del cittadino-contribuente.
L’appellativo “infedeli fiscali” esprime un sentimento di indignazione, ribellione, che spinge la maggioranza degli italiani a non pagare le tasse, utilizzando come alibi l’inefficienza del sistema pubblicoamministrativo.
La parola chiave sulla quale si intende focalizzarsi è “sfiducia”: sfiducia nell’apparato amministrativo, nelle istituzioni e nella nazione nel suo complesso organizzativo.
In questa prospettiva si analizza il fenomeno dell’evasione fiscale in crescita a causa del susseguirsi di cattive abitudini ormai radicate nella società odierna.
È noto come ci sia un rapporto conseguenziale tra l’inefficienza della Pubblica Amministrazione e la sfiducia che il cittadino matura nei confronti di quest’ultima.
Da questa affermazione generica, si vuole indagare su “come” e “perché” di queste diffuse dinamiche.
La sfiducia dei cittadini italiani, infatti, si dirige in primo luogo nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, quale ente controllore/riscossore dello Stato, la quale si compone di un corpus organizzativo variegato e dunque non solo nei confronti dei dirigenti che decidono che iniziative prendere e chi perseguire, ma anche nei confronti degli impiegati agli sportelli dell’agenzia; nonché di riflesso - e al di fuori dell’Agenzia delle Entrate - nei confronti dei politici, quali il sindaco, l’assessore e così via.
Possiamo a tal proposito parlare di “fiducie e sfiducie” non a caso utilizzando l’aggettivo plurale, ed entrambe si fondano su abitudini, comportamenti e credenze relative che rappresentano la “voce del popolo”.
Sicuramente pur avendo illustrato il fenomeno di evasione fiscale attraverso gli occhi dell’evasore, non si ritiene in alcun modo giustificabile l’utilizzo di questi fattori come “giustificazione” per emulare comportamenti impropri; ciò nonostante l’evasione fiscale è una caratteristica intrinseca del nostro Paese, nella nostra storia e cultura.
L’ipotesi che vi sia una “cultura mediterranea” dell’evasione si fonda su argomentazioni storiche, dato che gli stessi Romani seppellivano i loro gioielli per evitare tasse sul lusso, così come ancora oggi i paesi mediterranei sono quelli con i tassi di evasione e di economia sommersa più elevati nel mondo occidentale.