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Automazione nel giornalismo: tra produzione e ricezione

Esempi di giornalismo automatizzato

I settori giornalistici più predisposti all’automazione sono quelli che hanno la possibilità di accedere a grossi set di dati ben strutturati. È il caso, ad esempio, delle notizie sportive, della finanza, previsioni metereologiche, avvisi di terremoto, notizie sul traffico e criminalità (Graefe, 2016). Qui di seguito elencherò alcuni esempi legati ad alcuni di questi settori che potranno aiutare a comprendere il quadro teorico mostrato sopra.

Sport
Per quanto riguarda il settore sportivo, Diakopoulos (2019) racconta quando nel 2016 la società svedese dei media locali Östgöta Media lanciò il sito “Klackspark” con lo scopo di coprire ogni partita di calcio locale. In Svezia il calcio è molto amato, ogni quartiere ha la sua squadra e quindi per le testate giornalistiche risulta complesso trattare tutte le partite delle divisioni calcistiche (maschili e femminili) nazionali e internazionali. Per riuscire ad avere una maggiore copertura, Klackspark decise di utilizzare algoritmi di scrittura software automatizzati, che raccolgono dati strutturati su ogni partita e pubblicano in automatico un resoconto di cento parole sulla sfida. Non è un compito arduo o che richieda particolare fantasia in quanto ciò che si racconta è basato su chi ha fatto i goal, i risultati degli incontri precedenti e la classifica. I brevi articoli prodotti sono poi rivisti da reporter che aggiungono particolarità interessanti. Inoltre, la macchina avvisa i giornalisti quando ci può essere una storia interessante da affrontare, come un giocatore che segna più goal nella stessa partita. Questo consente di poter intervistare il diretto intervistato aggiungendo informazioni all’articolo e di fatto rendendolo più succoso.

Finanza
Per il settore finanziario ho scelto di riportare uno strumento creato da Bloomberg, agenzia di stampa internazionale. L’agenzia ha iniziato a generare automaticamente avvisi scritti di comunicati per il suo terminale da oltre un decennio. Nel 2018 Bloomberg è arrivata ad avere circa un quarto dei suoi contenuti prodotti con un certo grado di automazione (Micklethwait, 2018). Nello stesso anno il laboratorio di innovazione dell’agenzia (chiamato BHIVE) ha presentato “The Bulletin”, strumento in grado di offrire un riepilogo automatizzato delle notizie. Il gruppo di ricerca si è concentrato sulle preferenze degli utenti, in particolare sulla loro home page, e come procurargli le notizie più recenti e importanti in modo tale da presentargli un quadro generale chiaro e di rapida lettura. The Bulletin esibisce un riassunto delle tre vicende più rilevanti e attuali della rete globale di Bloomberg. Il suo scopo è fornire informazioni all’utente che ha poco tempo e guarda il suo telefono per brevi momenti, ma vuole comunque aggiornarsi sul mondo in maniera completa. L’intelligenza artificiale interviene estraendo, dalla rete di 2700 giornalisti e analisti dell’agenzia, i particolari più salienti. Essa è basata sull’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) che scansiona gli articoli per carpire i vocaboli chiave e la semantica, in modo tale da rielaborarlo sinteticamente in una frase semplice pronta al consumo dell’utente (Bloomberg, 2018).

Metereologia
L’automazione può migliorare la qualità della nostra vita? Questo può essere il caso del settore delle notizie meteorologiche che produce bollettini in automatico per ogni città. La velocità e la precisione di questi reportage sono fondamentali per questo settore. Una fattispecie correlata è quella dei bot che segnalano e diramano avvisi sui terremoti, avendo un forte influsso sulle vite delle persone. Un caso particolare fu il progetto del Los Angeles Times, il “Quake Bot”, in grado di generare e pubblicare automaticamente dei rapporti sui sismi per aiutare i lettori di possibili rischi per la loro esistenza o dei loro cari. Il sistema funziona attingendo informazioni dalla banca dati dell’United States Geological Survey (USGS). Tuttavia, nel giugno 2017 il Quake Bot ha diffuso un rapporto fasullo per via di un errore e ha diramato un allarme che si è rivelato sbagliato (Lin, 2017). Si scoprì poi che l’errore era stato determinato da una decisione progettuale erronea. Gli algoritmi non sono decisori neutri e obiettivi ma bensì opachi, sia per proteggere le aziende che li hanno creati e ne usufruiscono sia per esigenze tecniche di gestione sicura del sistema (Pasquale, 2015). Gli ideatori, durante la fase di programmazione, devono però prendere in considerazione l’utilizzo che farà un utente delle informazioni ricevute per fornire un prodotto sofisticato. Velocità, analisi di dati su vasta scala e precisione sono le ragioni per scegliere il giornalismo automatizzato. Il vantaggio più importante per le redazioni è l’opportunità di automatizzare i compiti di routine ripetitivi che non sono stimolanti per i giornalisti. In questo modo loro possono utilizzare il tempo per lavori più creativi e dove è richiesta mentalità critica di giudizio. Solo alcuni settori beneficiano più di altri dell’automazione e quindi non avrebbe senso automatizzare tutto.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Automazione nel giornalismo: tra produzione e ricezione

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Informazioni tesi

  Autore: Walter Serpi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2019-20
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Scienze Sociali
  Corso: Strategie e Tecniche della Comunicazione
  Relatore: Tiziano Bonini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 84

FAQ

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Parole chiave

algoritmi
produzione
personalizzazione
ricezione
giornalismo automatizzato

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