Informazione e crimini mediali: ''I Diavoli della Bassa Modenese''

Anno: 1997. Sedici bambini allontanati dalle famiglie. L'accusa? Abusi sessuali e rituali satanici. 5 morti, 157 anni di carcere. Tutti negano ciò che è successo.
Cos'è successo davvero?

Ci troviamo in Emilia-Romagna, precisamente nei paesi di Mirandola e Massa Finalese, nel biennio ’97-’98. Qui si parla di una presunta setta la quale avrebbe organizzato veri e propri riti satanici, vedendo protagonisti bambini e adulti, i quali maltrattavano e sacrificavano bimbi uccidendoli. Inizia tutto da una casa in provincia di Modena, più precisamente a Massa Finalese, dove un bambino racconta di subire violenze sessuali. Da questa denuncia parte l’inchiesta dei “pedofili della Bassa Modenese”. Saranno venti le persone indagate, madri, padri, maestre ed un Prete, accusato di essere il capo setta. Verranno tutti processati con l’accusa più diffamatoria per una persona: violenza sessuale su minori e riti satanici. Quest’ultima accusa, dopo anni di processi, verrà archiviata. Vittime, ma anche accusatori sono i bambini, di un’età compresa tra 0 (pochi mesi di vita) e i 12 anni. Raccontano agli assistenti sociali degli abusi subiti, di uccidere altri bambini durante riti satanici e delle messe nere alle quali partecipano; ma nessuno dei racconti durante la storia non verrà mai provato.
In 20 anni saranno 5 i filoni processuali che hanno portato a condanne, assoluzioni e soprattutto l’allontanamento dei figli dalla casa dei genitori. Oggi l’intera inchiesta viene messa in discussione, per questo viene riaperto il processo a carico di uno degli imputati condannati: forse la verità processuale costruita in questi anni non coincide con la realtà.
Partendo dall’assunto che questa storia inizia nell’anno in cui sono nato, non ho potuto vivere il clamore che si è venuto a creare intorno a questa storia, ricca ancora di dilemmi irrisolti e punti interrogativi. Questo velo oscuro ed enigmatico che copre l’intera vicenda mi ha portato ad informarmi sempre di più per cercare una verità, o quantomeno delle risposte a delle domande che sentendo la storia nascono spontanee. Mi imbattei in un podcast, Veleno, di Pablo Trincia, il quale attraverso interviste e sopralluoghi portò a ragionare e comprendere meglio quanto fosse accaduto. Nel prossimo paragrafo sintetizzerò al meglio l’accaduto, citando vari tratti di questo podcast, appunto perché per questa storia non c’è fonte migliore dove acquisire informazioni.