L'Outdoor Education come pratica inclusiva: uno sguardo critico internazionale e progettuale

L'educatore, o l'insegnante, è la figura cardine per le pratiche di Outdoor Education. Senza di esso, infatti, lo stare fuori perderebbe la sua progettualità e diventerebbe un semplice stare en plain air. Ovviamente un educatore in OE necessita di un'adeguata formazione.
Per stabilire quale debba essere la formazione del professionista in OE bisogna prima stabilire in quale contesto andrà ad operare, se formale o non-formale, e in quale ambiente si realizzerà l'esperienza. Sicuramente un educatore che voglia operare nell'ambiente esterno deve possedere determinate basi teoriche. Innanzitutto, deve approcciare e fare proprie le principali teorie e i significati del fare educazione nell’outdoor e deve essere in grado di stimolare le potenzialità dei bambini e conoscere i benefici che l'ambiente ha sugli apprendimenti. Poi è importante che sappia quali siano le metodologie applicabili in natura e quali gli strumenti che il setting offre. Per questo è fondamentale che l'educatore conosca i principali ambienti dell'OE, che possiamo dividere in campagna, città e bosco.
La formazione del professionista di OE appare quindi abbastanza complessa. Egli deve essere capace di analizzare e rianalizzare continuamente la sua figura di adulto e la sua azione di educatore. Deve porsi come un ricercatore attento a osservare le dinamiche e a rielaborare, sulla base dell'osservazione, il proprio ruolo di adulto che deve diminuire il proprio distacco dal bambino e porsi nei confronti delle esperienze con la meraviglia dell'infanzia. Ovviamente deve però essere anche regista di ciò che avviene e per fare questo deve possedere le conoscenze dei processi cognitivi e di apprendimento in cui i bambini sono coinvolti in outdoor. L'educatore deve poi mantenere un collegamento tra il dentro e il fuori cercando di adattare l'approccio didattico per rendere il più educativa possibile l'esperienza, senza limitarsi solo a riportare la didattica tradizionale nel fuori. L'esperto di OE deve infine avere esperienza del contesto naturale e deve essere in grado di gestire adeguatamente gli imprevisti.
Soprattutto all'estero, dove la sensibilità per l'Outdoor Education è maggiore, esistono training che toccano un po' tutti gli aspetti fondamentali per una formazione a tutto tondo dell'insegnante in OE. Ad esempio, possiamo citare la forest school nel Regno Unito. Questo training triennale permette di acquisire conoscenze relative all'orientamento, al rischio, al primo soccorso, alla progettazione e alle metodologie. In Italia, a livello istituzionale e universitario non c'è una vera e propria formazione sull'Outdoor Education. Negli ultimi anni si sono diffusi corsi esterni o interni alle scuole e qualche percorso post-laurea, ma purtroppo su questo fronte si è ancora in alto mare.