Cinema per la scuola. Linee guida per una progettazione didattica efficace
Le varie fasi e attività del cinema per la scuola
Nel definire le competenze che ci proponiamo di far acquisire/potenziare attraverso l'approccio laboratoriale, abbiamo dato una risposta concreta a quel “perché”, che originariamente ci eravamo posti. Arrivati a questo punto, dobbiamo fare lo stesso definendo più specificamente e praticamente “cosa fare”, cosa insegnare. Si tratta di dosare le tre accezioni educative (“con”, “al” e “dentro” il cinema) nello sfondo integratore di un laboratorio “finalizzato” alla realizzazione di un prodotto audiovisivo, facendo riferimento alle competenze indicate.
La realizzazione di un film, solitamente si identifica con il momento delle riprese, quando si accendono le luci del set e gli attori recitano davanti alla macchina da presa; le riprese, tuttavia, sono solo una fase di un progetto più complesso, organizzato per stadi successivi, ciascuno dei quali ha la sua specifica funzione per la buona riuscita dell'opera.
Le fasi sono essenzialmente tre: pre-produzione (progettazione e preparazione), produzione (riprese) e post-produzione (montaggio ed edizione).
Alle tre fasi, funzionali alla realizzazione dell'audio-video, si deve aggiungere una prima fase (per lo più teorica), per permettere allo studente l'acquisizione delle nozioni fondamentali, al fine di formare un soggetto consapevole, nella duplice prospettiva fruitivo-produttiva.
A partire dalle competenze, viene fornita a seguire una mappatura delle attività, al fine di comprendere tutti i passaggi implicati nel processo laboratoriale di educazione “attraverso” il cinema.
Prima fase: studio dei fondamenti e analisi del linguaggio cinematografico.
– Breve introduzione teorica sulla storia del cinema, dal cinema muto al parlato, arricchita da esempi audiovisivi “classici”.
– Metodi di scrittura di una sceneggiatura e analisi della struttura narrativa di un film.
– Studio degli elementi costitutivi del linguaggio cinematografico: scala dei piani (campo totale, figura intera, piano medio, primo piano, primissimo piano, ecc.), movimenti di macchina (carrellate, panoramiche, zoom, dolly, piano-sequenza, ecc.), regole di composizione dell'immagine (regola dei terzi, principio della “centratura”, ecc.), fotografia (luce, obiettivi, tipi di illuminazione, ecc.), il suono (parole, musiche, rumori, campo e fuori-campo, ecc.), elementi di base del montaggio (ellittico, estensivo, ecc.), ecc.
– Indicazioni sulle figure professionali coinvolte (regista, sceneggiatore, organizzatore di produzione, direttore della fotografia, tecnico del suono, scenografo, costumista, attore, montatore, ecc.) e fasi implicate nel processo di realizzazione di un film.
– Analisi e interpretazione di testi filmici, per sviluppare una maggiore consapevolezza su quanto appreso e sui codici che operano nella comunicazione audiovisiva.
Seconda fase (pre-produzione): progettazione (creativa e produttiva) e preparazione alle riprese.
– Costruzione narrativa di un audiovisivo: ideazione (individuazione di ciò che si vuole comunicare), stesura di un soggetto, trattamento, scaletta e sceneggiatura.
Organizzazione e progettazione produttiva: formazione dei gruppi di lavoro e studio specifico dei propri compiti, scelta degli attori e provini, sopralluoghi e scelta degli ambienti (set), scenografie e arredamento, definizione e prova costumi, realizzazione dello storyboard, ecc.
Preparazione e prove tecniche: spoglio della sceneggiatura, organizzazione delle riprese e prove pratiche. In questa fase propedeutica alle riprese, di messa in scena, i ragazzi avranno la possibilità di cimentarsi con quanto appreso (telecamera, luci, microfoni, recitazione, ecc.).
Terza fase (produzione): riprese (registrazione delle immagini e dei suoni).
Quarta fase (post-produzione): montaggio delle riprese, missaggio dei suoni-parolemusiche (ed eventuali doppiaggi), lavorazione delle immagini (correzione del colore), effetti speciali e grafiche (titoli di testa e coda, immagini e foto, locandine, ecc.).
Quinta fase: visione del film realizzato, prospettive future e di diffusione.
In questa ultima fase gli studenti hanno la possibilità di visionare quanto da loro realizzato. Avranno così, oltre la soddisfazione di vedere la loro creazione, la possibilità di aprire un dibattito per discutere su quanto e stato fatto, cogliendone gli aspetti positivi e imparando dagli “errori”. L'audiovisivo realizzato potrà essere proiettato al cinema, caricato sul canale YouTube o sul sito web della scuola, inviato a festival, rassegne e trasmissioni televisive dedicate alla scuola e ai giovani (Rondolino, Tomasi 2018; Costantino 2005; Mazzoleni 2006; Evans 2007).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Cinema per la scuola. Linee guida per una progettazione didattica efficace
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Forte |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Alessio Ceccherelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 170 |
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