Rimborso d'imposta: un'analisi economica

Sia per credito da dichiarazione dei redditi che per dichiarazione IVA così si possono riassumere i passaggi che precedono il perfezionamento della restituzione: 1. Compensazione 2. Riporto del credito in avanti o rimborso (se previsto). Ora, si prenda in esame il saldo creditorio al netto delle compensazioni. Questa somma, se sceltone il computo in detrazione per il periodo successivo, verrà semplicemente sottratta al debito o aggiunta al credito del periodo successivo, senza tener conto degli interessi. Nell’ipotesi che si scelga di chiedere il credito a rimborso, questo verrà liquidato d’ufficio attraverso procedure automatizzate se emerge da dichiarazione dei redditi, mentre se da dichiarazione IVA a condizione che il credito rientri in una delle ipotesi esaminate nel capitolo precedente.

Un’alternativa alle modalità precedentemente esposte è la cessione del credito. La cedibilità del credito tributario è sancita dall’art. 43-bis, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 per i crediti da dichiarazione dei redditi, mentre per i crediti IVA, sia annuali che trimestrali, dall’art. 5, d.l. 14 marzo 1988, n. 70. La cessione del credito ha origine in entrambi i casi con l'atto di cessione, il quale prevede il passaggio del titolo di credito dal cedente al cessionario e che il cessionario risponda in solido con il contribuente fino a concorrenza delle somme indebitamente rimborsate. Per essere efficace, l’atto di cessione del credito d’imposta deve essere redatto nella forma di atto pubblico ovvero di scrittura privata autenticata ed essere notificato all’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate e all’Agente della riscossione presso il quale è tenuto il conto fiscale. Deve inoltre contenere l’ammontare esatto del credito ceduto, il quale deve essere chiesto a rimborso all’interno della dichiarazione annuale.

Si può agevolmente dedurre che la liquidazione del credito riconosciuto a rimborso possa richiedere del tempo prima di essere completata. Sui ritardati rimborsi vengono applicati interessi. Tali interessi ammontano all’1% semestrale a decorrere dal secondo semestre successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi, mentre per crediti IVA gli interessi ammontano al 2% annuale e a partire dal novantesimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione.