Prevenzione adattata nei principali traumi della pallacanestro
Traumi a carico del ginocchio
Il ginocchio è un’articolazione a ginglimo angolare, essa permette anche alcuni gradi di rotazione. È formata da 2 articolazioni condiloidee e di una a sella. Le due condiloidee sono composte dal rapporto tra:
- Condilo mediale del femore con il condilo mediale della tibia;
- Condilo laterale del femore con il condilo laterale della tibia.
L’articolazione a sella è data dal rapporto di patella e femore.
Questa articolazione è rinforzata da 4 legamenti principali, i legamenti collaterali (mediale e laterale) e i legamenti crociati (anteriore e posteriore).
L’articolazione permette movimento di flesso-estensione nel piano sagittale, ma grazie alle strutture di rinforzo sono possibili anche piccoli movimenti di intrarotazione ed extrarotazione, e molto lievi di flessione laterale in valgo e in varo.
Il “Range of movement” (ROM) permette:
- Flessione: 140°
- Estensione: 0°
- Rotazione interna: 40°
- Rotazione esterna: 30°
Il ginocchio è una delle articolazioni più comunemente colpite dell'arto inferiore, ed un infortunio a suo carico è quello che necessita di più tempo di riabilitazione, prima di tornare a giocare. Gli infortuni al ginocchio in genere rappresentano il 15/25% dei traumi in qualsiasi sport di contatto o simile. Inoltre, in casi estremi, l’infortunio al ginocchio può provocare l’abbandono di un determinato tipo di sport con la conseguenza di cambiare lavoro. Gli infortuni al ginocchio sono più rari rispetto ai traumi distorsivi alla caviglia durante il gioco. Tuttavia, il trauma al ginocchio risulta essere più devastante per l'atleta in virtù del fatto che abbia bisogno di un più lungo tempo di recupero rispetto alla caviglia. Nel corso degli ultimi anni, questi traumi hanno ricevuto una quantità enorme di attenzione.
Sussiste una chiara differenza di infortuni tra uomini e donne. In uno studio durato 5 anni su giocatori di basket NCAA, il 12% di tutti gli infortuni registrati per gli uomini erano lesioni del ginocchio, mentre per le donne la percentuale è salita al 19%. Le strutture del ginocchio più colpite possono essere osservate in Tabella 4.1. La più colpita per l'atleta uomo è risultata essere la rotula o il tendine rotuleo, mentre il legamento crociato anteriore (LCA) e le lesioni al menisco sono state le più comuni nelle donne.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Prevenzione adattata nei principali traumi della pallacanestro
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Innocenzo Vignola |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi dell'Aquila |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative |
Relatore: | Gabriella Fontecchio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 88 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi